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Campania: anche De Luca si ribella al Governo, ma Boccia non lo diffida

ANSA / CIRO FUSCO

NAPOLI – Sui rientri in Campania dal 4 maggio corriamo un rischio serio. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, spiegando che i rientri potrebbero essere migliaia. E annuncia che non applicherà le disposizioni del Governo e limiterà l’accesso alle seconde case da chi viene fuori regione. Nessuna reazione dal ministro Boccia, che evidentemente subisce i provvedimenti alternativi dei governatori di sinistra (Rossi e De Liuca), ma è inflessibile con quelli di destra (Santelli e Zaia).

Nel corso di una diretta trasmessa sul canale Facebook della Regione, De Luca ha spiegato di augurarsi che «nessuno squinternato sul piano nazionale si metta a recitare la litania del rapporto Nord-Sud, che non c’entra niente. Stiamo ragionando in maniera laica su come evitare che i nostri concittadini che vengono da altre parti d’Italia possano alimentare focolai di contagio in una regione delicatissima con la maggiore densità abitativa d’Italia e d’Europa. Il Governo non ha assunto una decisione ragionevole per quanto ci riguarda. Se vieni per motivi di lavoro puoi autocertificare, ma l’idea di andare nel proprio
appartamento di residenza è una cosa che si presta a tutte le interpretazioni. La Campania, manterrà ferme le
disposizioni ancora vigenti: chi viene in Campania, non mi interessa da dove, deve segnalare la propria presenza alla Asl di appartenenza, deve andare in isolamento e noi cercheremo di fare controlli rapidi. Sulle isole Ischia, Procida e Capri probabilmente prenderemo la decisione di rinviare le scadenze – ha aggiunto – perché abbiamo situazioni particolarmente delicate e non possiamo avere immissioni di massa non controllate».

Infine De Luca ha chiesto ai sindaci di segnalare alle Asl se gruppi di persone arrivano da altre parti d’Italia.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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