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Prestiti con garanzia: Italia fanalino di coda in Europa e nel mondo. Sace ha autorizzato solo 3 operazioni

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA – Italia fanalino di coda, nel panorama europeo, sui prestiti con garanzia pubblica. Le promesse di Conte (sforzo gigantesco, potenza di fuoco, 400 miliardi) sono risultate a vuoto.

In Francia, a meta’ aprile, quando nel nostro Paese la macchina dei finanziamenti con paracadute non era ancora in moto, erano gia’ state sbloccate150.000 pratiche, in Spagna 44.000, in Germania 10.000 e in Gran Bretagna 6.000.

E’ quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale dentro i nostri confini, invece, solo il 5 maggio, le richieste complessive esaminate dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese erano arrivate a quota 90.000: di queste, 70.000 si riferiscono a finanziamenti fino a 25.000 euro e le restanti 20.000 a operazioni fino a 800.000 euro. Sono soltanto 170, invece, le operazioni avviate con garanzia Sace (oltre 800.0000 euro), ma quelle autorizzate sono solo tre.

«Sembra piu’ facile fare vacue promesse che rimboccarsi le maniche, come hanno fatto i nostri colleghi europei. In Germania,infatti, sono stati erogati aiuti alle imprese con grande speditezza dal 4 aprile, in Francia dal 19 marzo e negli Stati Uniti e’ stato attuato il Paycheck protection program (PPP), che prevede forme di finanziamento immediato alle imprese in difficoltà» commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Marco Salustri, secondo il quale “i Paesi alleati hanno un fattore in comune: l’azzeramento totale o quasi di burocrazia. In un contesto, come quello nostro, proprio la burocrazia, ogni giorno che passa, determina la morte di qualche impresa»


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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