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Migranti: Consiglio Europa, Malta deve salvare naufraghi anche fuori dalle acque territoriali

EPA/HANNAH WALLACE BOWMAN

STRASBURGO – Anche il Consiglio d’Europa, istituzione quanto mai inutile e costosa, quasi più di quelle Ue, s’immischia nelle vicende dei migranti clandestini e pretende che gli Stati, in questo caso Malta, li salvino, discettando sui diritti umani.

Le autorità maltesi hanno l’obbligo di rispondere rapidamente ed effettivamente a tutte le richieste di aiuto di cui vengono a conoscenza, anche nel caso l’imbarcazione si trovi al di fuori delle loro acque territoriali. Lo afferma Dunja Mijatovic, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa in una lettera inviata al Primo ministro maltese Robert Abela il 5 maggio ma resa pubblica solo oggi.

Nella missiva Mijatovic chiede anche di aprire un’inchiesta su tutte le accuse credibili di interventi tardivi o non effettuati e agire sulla base dei risultati. Infine il commissario chiede al governo de La Valletta di garantire che non attuerà alcuna azione che finisca con il ritorno e sbarco in Libia di quanti sono salvati in mare, indicando che questo include non ordinare a navi private di far rotta verso il Paese e non far intervenire i libici nelle operazioni di salvataggio se questo comporta un ritorno dei naufraghi in Libia.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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