Al Shabaab: Borrel Commissione Ue, presunto pagamento di riscatto potrebbe costituire problema
BRUXELLES – «Il presunto pagamento di un riscatto da parte delle autorità italiane per liberare Silvia Romano, la giovane volontaria rapita in Kenya e liberata dopo essere stata tenuta prigioniera in Somalia per quasi due anni, potrebbe essere un problema». Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri Josep Borrell, rispondendo, in videoconferenza a Bruxelles, alla domanda se il pagamento di un riscatto costituisca un problema, visto che il portavoce di al Shabaab, Ali Dehere, ha dichiarato a Repubblica che una parte di quei soldi serviranno per comprare armi. “Sì, sicuramente deve essere un problema – ha risposto Borrell – ma francamente non abbiamo ulteriori informazioni da darvi. Sono spiacente».
Di fronte alle polemiche possibili in relazione a questo giudizio (le anime belle italiane sarebbero subito insorte) la Commissione poi ha precisato che «come l’Alto Rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri Josep Borrell ha detto chiaramente, non aveva informazioni sul caso specifico, quando ha risposto alla domanda. Quello che voleva dire quando ha risposto è che più in generale la questione del pagamento di un riscatto è delicata e che, parlando in generale, questa questione ‘deve essere un problema. Borrell non si è pronunciato in nessun modo sul caso specifico di Silvia Romano». La precisazione in merito alle parole pronunciate in videoconferenza stampa dall’Alto Rappresentante che aveva affermato «sì, sicuramente deve essere un problema» alla domanda se il presunto pagamento di un riscatto ad al Shabaab per assicurare la liberazione della giovane volontaria milanese costituisca un problema, anche alla luce del fatto che un portavoce di al Shabaab ha affermato che una parte di quei soldi verrà usata per comprare armi.