Coronavirus, Dpcm: dal 15 giugno riaprono anche cinema e Teatri. Serie A: mancano garanzie
ROMA- E arriva il momento, finalmente, di chiudere il corollario delle conferenze stampa di Giuseppe Conte, cominciato con la serrata totale dell’Italia totale dell’8 marzo. Questo è l’incontro con i giornalisti, tornati a Palazzo Chigi, per la riapertura. Le prime notizie che emergono sono la riparture di cinema e teatri per il 15 giugno. Ma la doccia fredda per il calcio: non è detto che la Serie A possa ripartire il 13 giugno. Finora, secondo il presidente del consiglio, non ci sarebbero le condizioni. Ma andiamo per ordine con le parole del premier: «Abbiamo approvato il decreto legge per la Fase 2. Gli sforzi fin qui fatti hanno ottenuto i risultati attesi. Sono scesi i contagi, sono migliorate le strutture sanitarie. In definitiva siamo nella condizione di sffrontare il nuovo percorso. Sarà importante il dialogo con le Regioni, che si sono assunte le loro responsabilità. Saremo in stretto contatto. E potremo intervenire tempestivamente in caso di risalita della curva epidemiologica. Affrontiamo un rischio calcolato. Siamo consapevoli che il virsu possa attaccare di nuovo. Affrontiamo il rischio e dobbiamo affrontarlo. Non ci possiamo permettere di aspettare il vaccino, perchè ci troveremo con un tessuto sociale ed economico distrutto.
RIAPERTURE – Quindi il ripilogo degli annunci: «Da lunedì 18 maggio stop alle autocertificazioni. Si potrà andare ovunque. E riprende la vita sociale. Resta il divieto di uscire di casa per chi è affetto dal virus o che ha sintomi. Raccomandiamo di tenere la distanza di un metro e indossare la mascherina al chiuso o in mezzo alla gente. Non ci si può ancora spostare da una regione all’altra. Fino al 3 giugno. Se andrà tutto bene potremo muoverci di nuovo in tutt’Italia. Dalla stessa data saranno riaperte le frontiere con i Paesi Ue. Non è tutto: da lunedì 18 maggio riaprono parrucchieri, barbieri, estetisti, bar, ristoranti. Le Regioni dovranno però controllare che i contagi restino bassi. Riprenderanno le funzioni religiose con la partecipazione dei fedeli, gli allenamenti del calcio e i musei. Possiamo anche andare al mare: le spiagge saranno frequentabili, ovviamente a certe condizioni».
CINEMA E TEATRI – Ed ecco la notizia di Conte: «Dal 15 giugno potraanno riaprire cinema e teatri. Naturalmente attuando i protocolli di sicurezza. Non bisogna abbassare la guardia. Particolare attenzione soprattutto in alcune Regioni, come laLombardia, che si trova in una fascia moderata di rischio. Mi rendo conto che difficoltà economiche e disagio sociale non spariranno di nuovo. Ho letto i cartelli: senza aiuti non potreo riaprire. Esono consapevole che il decreto rilancio non potrà essere la solucione di tutti i problemi. Il Dpcm offre comunque un ponte. Con il taglio dell’Iap e della Tosap. E guardiamo al futuro, con le misure per scuola, università, ricerca. Abbiamo speso energie fisiche e morali, ma non è il momento di fermarci. Ci aspetta il decreto sulle semlificazioni, quindi dovrò dedicarmi agli strumenti finanziari europei. L’obiettivo? Un’Italia più verde, più unitaria, più inclusiva».
ARCURI – Via alle domande. Una giornalista di Mediaset ricorda la sofferenza dell’informazione e lo sciopero dell’Ansa. Ancora Conte: «Sicuramente arriveranno cospicui finanziamenti. Voglio ringraziare le parti sociali, le organizzazioni di categorie, gli esponenti sindacali, perchè quando arriva il momento di concentrarci tutti ci ritroviamo insieme». Poi la difesa di Domenico Arcuri, che secondo il Premier ha lavorato bene in una situazione difficilissima, quando, in tutto il mondo, non si trovavaun ventilatore polmonare. Il rapporto con le Regioni? Secondo Conte occorre qualche manutenzione. La politica industriale? Il governo interverrà per sostenere le piccole e medie imprese che devono consolidarsi. Nel decreto Rilancio si trovano molte agevolazioni, mai cumulate in uno stesso decreto, per la ricapitalizzazione.
SERIE A – Poi fari puntati sul campionato di calcio: «Bisogna aspettare che si realizzino le condizioni pr ripartire in massima sicurezza. In questo momento le condizioni non ci sono. Mancano garanzie Speriamo che si materializzino presto. Morale? Doccia fredda per la Serie A. La data del 13 giugno non sembra, per il momento, praticabile».
FCA – Poi Conte garantisce, astenendosi da eventuali polemiche, che le opposizioni potranno manifestare, anche nelle piazze, come crederanno. In chiusura, Conte respinge le polemiche sulla Lombardia (deciderà il presidente della Regione, ma il governo vigilerà). Si giustifica, senza riuscirci troppo, quando dice che è difficile abbattera la burocrazia perchè le oppisizioni dell’apparato sono forti. Poi la domanda sulla Fiat: l’Italia darà 6 miliardi di aiuti di Stato a un’azienda che ha sede in Olanda? Conte risponde di essere al lavoro per cercare di riportare in Italia le nostre grandi aziende, cercando di competere con nazioni che sono fiscalmente più attrattive. Un pensiero, e questo mi fa piacere, alla sofferenza del mondo dell’editoria: «Siamo sensibili alla libera informazione.
Il mio pensiero va anche ai giornalisti dell’Ansa. Ci sono attività imprenditoriali assoggettate a ristrettezze e vivono le difficoltà economiche di questo momento. Presteremo attenzione perché siamo sensibili alla libera informazione e anche alla situazione della Gazzetta del Mezzogiorno». Quando sarà pubblicato il decreto in Gazzetta Ufficiale? «Confido che già domani, 17 maggio, il dl rilancio possa andare in Gazzetta Ufficiale, confido che ci vada già domani. L’accordo politico c’è, ora stanno lavorando i tecnici, in queste ore è alla bollinatura finale». Tutto qui. E’ molto. La mia impressione? Che il presidente del consiglio, al di là delle belle parole viva in un mondo irreale, non aderente alla realtà della gente. Che, forse, al ristorante non ci andrà non tanto per il distanziamento sociale, ma probabilmente perchè non ha soldi.