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Vincenzo de Luca

Fase2: accordo Stato – Regioni, De Luca (Campania) non firma, non c’è l’unità. Sconfessato Conte

ROMA – Un altro bello smacco, uno sberleffo epocale al comportamento confusionario e poco corretto di Giuseppi viene proprio da un rappresentante di spicco della coalizione politica che sostiene il governo giallorosso. Il Governatore della Campania, Emilio De Luca (PD) non firma l’accordo faticosamente raggiunto nella nottata di ieri, dopo che molti Governatori avevano contestato quanto esposto nella conferenza stampa serale del premier.

Vincenzo De Luca non ci sta e lo ha annunciato a “Mezz’ora in più” su Rai Tre: “La Campania non è d’accordo e non ha sottoscritto l’intesa Stato-Regioni che alcuni media presentano come condivisa all’unanimità”. Questa la dichiarazione del governatore della Campania a Lucia Annunziata. Il motivo è che “s

Vincenzo De Luca non ci sta e lo ha annunciato a “Mezz’ora in più” su Rai Tre: “La Campania non è d’accordo e non ha sottoscritto l’intesa Stato-Regioni che alcuni media presentano come condivisa all’unanimità”. Questa la dichiarazione del governatore della Campania a Lucia Annunziata.

Il motivo è che “su alcune norme di sicurezza generale – ha spiegato De Luca – deve pronunciarsi il ministero della Salute, non è possibile che il Governo scarichi opportunisticamente tutte le decisioni sulle Regioni. Non è accettabile”.

Sul “clima di confusione che c’è in Italia”, De Luca ha dichiarato: “Siamo a domenica pomeriggio e ancora non c’è il testo ufficiale del Dpcm per le riaperture di lunedì mattina”.

La Campania, ha spiegato il governatore, ha preferito rinviare il via libera alla ristorazione di tre giorni, dando il via libera alle attività – per quanto riguarda il servizio al tavolo – a partire dal 21 maggio.

Fino a giovedì prossimo, infatti, ci sarebbe per De Luca “il tempo necessario per avere una interlocuzione seria con le categorie economiche e dare il tempo per le sanificazioni o per procurarsi elementi necessari alle riaperture, come i pannelli divisori”.

De Luca non è d’accordo con il premier Giuseppe Conte neanche sulla data delle riaperture tra una Regione e l’altra: “Liberi tutti dal 3 giugno? Io non lo so, ragionerò il 2 giugno sulle base dei dati epidemiologici”.

“Se il contagio sarà effettivamente contenuto, bene – ha spiegato -; ma se i livelli saranno ancora elevati, agiremo di conseguenza”.

Poi i complimenti in diretta tv del governatore campano Vincenzo De Luca all’omologo ligure Giovanni Toti per il ponte di Genova.

A Toti, in collegamento anche lui, ha dichiarato: “Avete salvato l’onore dell’Italia”.

Lui ha ricambiato l’apprezzamento, parlando di una copertina fake del quotidiano francese Le Parisien su cui De Luca sarebbe indicato come “nuovo re d’Italia”: “È uno scherzo ma sarebbe stata una copertina meritata. La Campania non è una regione ‘normale’ e guidarla non è un certo un lavoro banale”.

. Non è accettabile”.

Sul “clima di confusione che c’è in Italia”, De Luca ha dichiarato: “Siamo a domenica pomeriggio e ancora non c’è il testo ufficiale del Dpcm per le riaperture di lunedì mattina”. La Campania, ha spiegato il governatore, ha preferito rinviare il via libera alla ristorazione di tre giorni, dando il via libera alle attività – per quanto riguarda il servizio al tavolo – a partire dal 21 maggio. Fino a giovedì prossimo, infatti, ci sarebbe per De Luca “il tempo necessario per avere una interlocuzione seria con le categorie economiche e dare il tempo per le sanificazioni o per procurarsi elementi necessari alle riaperture, come i pannelli divisori”.

De Luca non è d’accordo con il premier Giuseppe Conte neanche sulla data delle riaperture tra una Regione e l’altra: “Liberi tutti dal 3 giugno? Io non lo so, ragionerò il 2 giugno sulle base dei dati epidemiologici”. “Se il contagio sarà effettivamente contenuto, bene – ha spiegato -; ma se i livelli saranno ancora elevati, agiremo di conseguenza”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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