Fase 2: Btp Italia parte a razzo (domanda a 700 milioni in pochi miuti): Commercio: meno 47% in aprile
MILANO – Effetto 18 maggio: parte a razzo la nuova emissione di Btp Italia. Ma si viene anche a sapere che ad aprile i consumi degli italiani, secondo gli esperti del commercio, sono crollati del 47,6% e nonostante un rimbalzo del pil del 10% stimato a maggio il prodotto interno lordo rimarrà sempre a un -16% rispetto all’anno precedente. La Borsa di Milano (+1,3%) avanza ancora nonostante lo stacco delle cedole di nove società che pesa per lo 0,86% sul listino principale. Parte a razzo, come detto, la nuova emissione del Btp Italia destinato a contribuire alle spese dello Stato per il coronavirus. Il titolo di Stato a scadenza 5 anni in poco più di un’ora e un quarto dall’avvio del collocamento ha già registrato una domanda che si avvicina ai 700 milioni dal retail, cui è destinata la prima la giornata del collocamento, così come lo saranno la seconda e la terza. Nell’ultima giornata, giovedì, l’offerta sarà invece dedicata agli investitori istituzionali.
Avvio di settimana in rialzo per le quotazioni del petrolio con il greggio wti che torna sopra i 30 dollari al barile, ai massimi da 2 mesi sulla scia della ripresa graduale delle attività produttive. Il brent tocca quota 33,57 dollari al barile. Alla luce della progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato, la Consob ha deciso di sospendere il divieto temporaneo all’assunzione di nuove posizioni nette corte e all’incremento delle posizioni nette corte esistenti. La Consob continuerà a monitorare attentamente l’andamento generale dei mercati finanziari.
Lo stop alle vendite allo scoperto, in seguito alla decisione di Consob di sospendere il divieto, terminerà alle 23.59 di oggi. Lo si legge nel comunicato dell’Autorità nel quale, si spiega, “dall’implementazione del divieto, la Consob ha osservato una progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato, a cui tuttavia si è associata una riduzione della liquidità. Alla luce di queste circostanze, la Commissione, in consultazione con l’Esma e con le autorità di Austria, Belgio, Francia, Grecia e Spagna, che hanno adottato misure analoghe, ha deciso di sospendere il divieto alle posizioni nette corte”.
Considerando che la pandemia causata dalla diffusione del Covid-19 e le incertezze legate al suo impatto sull’economia costituissero una seria minaccia alla fiducia degli investitori, il 17 marzo 2020 la Consob – ricorda la Commissione – ha annunciato la decisione di vietare l’assunzione di nuove posizioni nette corte e l’incremento delle posizioni nette corte esistenti per un periodo di 3 mesi.
Alla luce della flessione uniforme dei mercati finanziari e delle significative incertezze sul loro andamento futuro, la Commissione adottando questa misura eccezionale, ha voluto impedire che un incremento delle posizioni nette corte potesse avere un effetto pro-ciclico. La Consob continuerà a monitorare attentamente le condizioni generali di mercato e rimarrà in stretto contatto con le altre autorità. Nel caso le condizioni di mercato lo richiedessero, la Consob si farà portatrice di un’istanza per un’azione coordinata a livello europeo. Rimane, invece, in vigore la decisione dell’Esma che impone un obbligo di notifica delle nuove posizioni nette corte che raggiungono la soglia dello 0,1% del capitale sociale.