Patrimoniale: Tajani, Conte come lo sceriffo di Nottingham, che vessava la popolazione
Meno male che qualche politico reagisce alle sibilline (ma non troppo) parole del premier Conte che sembra abbia intenzione, insieme ai soci del Pd, di depredare i conti correnti e i titoli detenuti dai risparmiatori italiani per sovvenire alle necessità della crisi Covid-19 e alle richieste di redditi di cittadinanza che, come narrano le cronache, vanno per lo più a sfaccendati, ma purtroppo anche a appartenenti alla criminalità organizzate e a ex terroristi. Che approfittano delle maglie larghe della burocrazia.
Forza Italia è stata da sempre contraria a questo genere di ladrocini, anche al recente contributo di solidarietà che ha colpito solo i pensionati, fascia debole della popolazione. Antonio Tajani, ex Presidente del Parlamento Ue, reagisce così: «Mettere le mani nelle tasche dei cittadini non è buona idea fin dai tempi dello sceriffo di Nottingham – , afferma facendo riferimento all’antagonista di Robin Hood che vessava la popolazione imponendo tasse esorbitanti- Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte non provi a scaricare sulle famiglie e sulle imprese il peso economico dell’emergenza sanitaria. Il risparmio dei cittadini deve essere valorizzato non depredato o coercito. Altro che prelievi forzosi o patrimoniali da far scattare come una mannaia senza preavviso, qui si tratta di dire chiaro e tondo che vanno sospese tutte le tasse. E’ una follia pensare di applicare imposte straordinarie quando già non sono più sostenibili quelle ordinarie».
«Se noi valorizziamo i risparmi degli italiani come sta accadendo con le emissioni che in questi giorni trovano il gradimento dei mercati, è un fatto positivo. Se, invece, si obbliga i cittadini ad acquistare titoli pubblici o si tassano i conti correnti si fa l’esatto contrario dell’interesse degli italiani. Un governo che agisce in questo modo viola la proprietà privata e commette un vero e proprio furto. Valorizzare il risparmio privato è sacrosanto, metterci le mani sopra con la coercizione è totalmente inaccettabile».
Siamo completamente d’accordo con il Presidente Tajani e con le tesi di Forza Italia, ma temiamo che populisti di destra e di sinistra (Pd e sinistre estreme da un lato e Lega e FdI dall’altro) stavolta si uniscano per dare un altro colpo, forse decisivo, a quella classe media che finora ha sostenuto il Paese. Quella classe media che da tempo è sotto tiro dei governi, di destra e di sinistra, ma anche dei governi tecnici nominati da Giorgio Napolitano, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Né la situazione è migliorata con la gestione Mattarella, che ha osservato dall’alto del Colle gli ulteriori disastri dei governi gialloverde prima e giallorosso poi, tutti diretti da Conte, senza intervenire per rimediare alla deriva che fin dall’inizio si prefigurava per l’inesperienza e l’incompetenza di una buona parte dei personaggi cooptati negli esecutivi citati.