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Lo stadio comunale di Firenze, prima di prendere il nome di Artemio Franchi

Stadio Franchi: Pessina, ci è chiaro il pericolo che venga abbandonato

Lo stadio comunale di Firenze, prima di prendere il nome di Artemio Franchi
Il vecchio stadio di Firenze, progettato dall’architetto Nervi e inaugurato negli anni Trenta del Novecento

FIRENZE – «Noi abbiamo ben chiaro il pericolo che il Franchi venga abbandonato, e poi naturalmente sarebbe un corpo svuotato di un’anima, nel senso che uno stadio di calcio è bello che possa continuare ad essere uno stadio di calcio, e che la Fiorentina possa giocare in quella che da sempre è stata la sua casa».

Lo ha detto ai microfoni della ‘Tgr-Toscana’ Andrea Pessina, soprintendente ai Beni architettonici, belle arti e paesaggio, di Firenze, parlando dello stadio ‘Franchi’. «Si apre adesso la partita di cosa si vuole fare del Franchi – ha aggiunto Pessina – Lo studio che ha portato al vincolo del Franchi ha permesso anche di rinvenire alcune idee progettuali che poi Pierluigi Nervi non aveva realizzato, tra cui chiudere parzialmente gli spazi che sono collocati proprio sotto le curve. Questo permetterebbe di ricavare una serie di ambienti che potrebbero avere la destinazione commerciale più varia».

Sullo stadio Franchi di Firenze, secondo Pessina, bisogna trovare un equilibrio tra l’edificio che è di fatto un monumento dell’architettura del ‘900 e le esigenze della società: «Se le esigenze commerciali diventano preponderanti, al punto da voler cancellare una fetta consistente dello stadio, e non voler cercare un dialogo, se vogliamo, con lo stadio, questo potrebbe essere un problema».

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Bene, registriamo le parole del Soprintendente. Che però dovrebbe manifestare un po’ di coerenza, rispondendo a questa domanda: si vuole davvero che lo stadio diventi una scatola vuota, e inutilizzata, nel cuore del quartiere del Campo di Marte, o c’è la disponibilità ad accettare modifiche, anche strutturali, che comunque non cambino l’idea di Nervi, capaci di restituire a Firenze non solo uno stadio ammodernato, ma anche rinnovato con tutti gli accorgimenti per stare di nuovo all’avanguardia in Europa? Se Rocco Commisso non avrà presto questa risposta, sarebbe poi inutile recriminare e alzare il solito polverone di polemiche. Così com’è, il Franchi è superato. O lo risistemiamo alla svelta secondo le aspettative del presidente della Fiorentina, oppure se ne dovrà fare per forza un altro. Pessina non faccia il burocrate. La burocrazia, con tutti quegli assurdi documenti, dove si citano i visto che… e i considerato che… sta realmente uccidendo l’Italia. Più del coronavirus.

Sandro Bennucci

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