Fase2, ronde giallorosse, Conte e i comuni arruolano 60.000 sorveglianti volontari
Dopo la fine del lockdown abbiamo assistito in quasi tutte le città all’esplosione della movida, un vero e proprio “liberi tutti”, molto pericoloso, che le forze di polizia hanno monitorato da vicino, cercando di evitare il pugno di ferro, perché con le attività riaperte, è difficile, se non impossibile, tenere ogni cosa sotto controllo: 118.068 le persone controllate nella giornata di sabato, 499 quelle sanzionate, nessuna denuncia per aver violato la quarantena.
Quasi 45.000 le verifiche sugli esercizi commerciali, con 11 attività chiuse provvisoriamente e 8 chiuse perché non in regola. Il Viminale, per bocca del viceministro Matteo Mauri, ha comunque avvertito che «siamo ancora in una fase molto pericolosa» e che «serve molta attenzione o tornerà la pandemia». Un appello che la ministra Luciana l.amorgese ha rivolto soprattutto ai ragazzi: «Avere restituito la libertà di uscire può aver indotto a pensare che sia tutto superato, ma così non è. È opportuno lanciare un messaggio ai giovani: se dovesse tornare l’epidemia sarebbe un fallimento per il Paese. Supereremo questa emergenza solo se operiamo tutti con grande senso di responsabilità».
Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il presidente dell’Anci, sindaco di Bari, Antonio Decaro,avrebbero messo a punto un bando per «reclutare degli assistenti civici, figure professionali che contribuiscano a dare una mano per far rispettare il distanziamento sociale nei parchi, nelle spiagge e nei locali, ed anche per sostenere la parte più debole della popolazione. Sessantamila volontari arruolati proprio con questi obiettivi. Dovranno essere maggiorenni, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza odi ammortizzatori sociali. Opereranno fino al termine dello stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri».
lI bando è stato pubblicato ieri dalla Protezione civile dopo un lavoro di coordinamento tra il ministro per gli affari Regionali, Francesco Boccia, e il presidente dell’Anca, e sindaco di Bari, Antonio Decaro. «Non sono ronde e non sono agenti di polizia municipale» spiega Boccia. «Si tratta invece di volontari che metteranno a disposizione dei loro Comuni fino a 16 ore settimanali». Ai bando può partecipare chiunque ma i primi a essere scelti saranno coloro che usufruiscono del «reddito di cittadinanza, chi si trova in cassa integrazione o usufruisce di sussidi: non avranno chiaramente uno stipendio ma ci sarà una copertura assicurativa da parte dell’lnail».
«Sono volontari a tutti gli effetti. E non avranno alcuna funzione di polizia giudiziaria. il loro compito sarà di ricordare le regole. E se le persone continueranno a non rispettarle gli assistenti civici potranno chiamare gli agenti di polizia municipale». I volontari non si confonderanno tra la folla. «Saranno – si legge nel bando – ben riconoscibili perché indosseranno una casacca blu con dietro la scritta “assistente civico” e davanti il logo della Protezione civile, dell’Anci e de! Comune in cui prestano il servizio». A decidere l’utilizzo saranno I singoli Comuni a cui la Protezione civile li assegnerà. Uno dei luoghi dove serviranno maggiormente sono i parchi e le spiagge dove i sindaci temono che nelle prossime settimane si verificherà il maggior numero di assembramenti. Non a caso Decaro e Boccia hanno deciso di accelerare la partenza di questo bando a cui lavoravano da un mese.
Critiche feroci subito sono state fatte dalle opposizioni, ma credo che l’iniziativa non piaccia neppure agli organi di polizia, che temono di dover intervenire a difesa dei volontari, qualora si trovassero in situazioni di difficoltà. L’iniziativa infatti sarebbe stata adottata senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno e per questo non dovrà comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia, lo sottolineano fonti del Viminale.
Da prefetto che ha operato a suo tempo in zone della Padania, ricordo che, quando fu lanciata l’iniziativa delle ronde padane in alcune città, le Forze di polizia dovevano vigilare anche sul comportamento dei rondisti, e il fenomeno a poco a poco scomparve. Adesso un’iniziativa in parte simile viene rilanciata da Boccia – Franceschini, le ronde giallorosse, anche se i due esponenti Pd negano l’evidenza.