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Fase 2: la Grecia chiude ai turisti italiani. La protesta di Centinaio (Lega)

ROMA – La Grecia ha escluso i cittadini italiani dall’elenco di coloro che potranno entrare nel Paese dopo il 15 giugno. Un calcolo per screditare l’Italia, facendo pensare che non è il caso nemmeno di venire in vacanza da noi dal momento che siamo temuti anche come turisti? Quindi, potrebbero aver pensato ad Atene, meglio star lontani anche dai nostri confini. Una scelta che che ha sollevato proteste, non tanto dal governo, quanto da uno degli esponenti di punta della Lega, il senatore Gian Marco Centinaio: «La decisione della Grecia di non includere i turisti italiani tra quelli che potranno entrare nel paese ellenico dal prossimo 15 giugno lascia amareggiati e pone una serie di interrogativi a cui il governo deve rispondere».

E ancora: «Sarebbe questa la solidarietà tra popoli europei, la ripartenza
comune dopo un’emergenza senza precedenti? – si chiede Centinaio – .Lo hanno capito, al governo, che il pregiudizio neanche troppo velato che Atene ha nei nostri confronti sa di sfiducia verso lo stile di vita degli italiani, verso la qualità della nostra sanità, e più in
generale rispetto alla risposta che il nostro Paese ha dato al contrasto della pandemia? Nulla di più sbagliato: sappiano, gli amici greci, che i nostri concittadini hanno dato prova di assoluta affidabilità e di grande senso di responsabilità mentre la sanità si è superata, pagando un enorme tributo di vite umane, ma riuscendo a non cadere sotto i colpi del virus. Si sveglino Di Maio e Fransceschini, battano i pugni sul tavolo se necessario e pretendano il doveroso rispetto della nostra comunità nazionale».


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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