Lockdown della giustizia: le cause non riprendono, ma è colpa anche dei magistrati
ROMA – La crisi della giustizia è aggravata anche dal blocco causato dal coronavirus, ma non ècolpa soltanto dei provvedimenti governativi, anche dei magistrati fanno la loro parte. «Il blocco dei processi porterà a una una dilatazione dei tempi e a un aumento dell’arretrato. Il sistema già funzionava male, ora il problema si è aggravato». Lo ha detto il consigliere togato del Csm, Piercamillo Davigo, ospite di Piazzapulitasu La7.
Intervenendo alla itrasmissione Piazza Pulita su La7, il presidente dell’Unione delle Camere penali, Gian Domenico Caiazza espone un’opinione radicalmente diversa, la colpa è anche della magistratura, di spalla tonda: «Stiamo assistendo a una paralisi della giurisdizione. Tutto è ripreso ma i processi non si fanno, ci sono magistrati che rinviano udienze, che potevano essere trattate a maggioo giugno, ai primi mesi del 2021».