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Zingaretti: nessuna contrapposizione con Conte, ma ci vuole un salto di qualità

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ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA – Nel suo discorso alla Direzione Nazionale del partito, in videoconferenza, Zingarettti ci tiene ad affermare innanzitutto che le fibrillazioni dovute alla decisione del presidente del Consiglio di indire gli Stati generali non comprometteranno la tenuta del governo. Su questo il segretario dem non ha alcun dubbio, anche se ammonisce: «Siamo in un momento cruciale per il futuro della legislatura»

«Nessuna contrapposizione con Conte», ci tiene a chiarire. Però serve «una svolta». E su questo, avverte Zingaretti, il Pd continuerà a confrontarsi «per settimane» con il presidente del Consiglio. Come a dire che gli Stati generali non possono risolversi in una passerella di qualche giorno ma devono rappresentare l’avvio di un processo che porti al «Recovery plan». Perché l’Europa, per darci i fondi previsti, avverte il leader dem, ci «chiede un serio piano di ristrutturazione nazionale», quindi «ok agli Stati generali» ma «non sono ammessi sbaglio improvvisazioni». Già, ci «vuole un salto di qualità» e a questo proposito Zingaretti sprona il premier e il governo a fare di più, perché bisogna «dare risposte urgenti» ai problemi del Paese, a cominciare dalle crisi industriali.

«A volte ci sono difficoltà con M5s, ma è prevalso il confronto. Non ci sono alternative a questa coalizione», spiega il segretario dem che chiede una svolta per il futuro, a partire dalla riforma del fisco, che deve rifarsi sempre più alla Costituzione per lottare contro le diseguaglianze

L’obiettivo del Partito democratico è quindi quello di «farsi carico del governo e del Paese», certo non quello di scalzare il premier. Il discorso del segretario sembra teso a far capire, senza nessuna boria o atteggiamento spocchioso, che il Pd, di cui rivendica il ruolo, è la forza-baricentro dell’attuale governo. E sia gli alleati che il presidente del Consiglio devono prendere atto di questa realtà. Annuncia infine a luglio l’assemblea del Pd per definire scelte future del partito.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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