Contraffazione: Ue, 15% dei falsi colpisce aziende italiane
BRUXELLES – Ogni anno la contraffazione genera perdite pari a 15 miliardi di euro nelle entrate dei bilanci dei governi Ue. I più colpiti dai falsi sono i prodotti cosmetici. Nell’Ue le mancate vendite nel settore sono pari a 9,6 miliardi di euro, in Italia 935 milioni di euro. E’ quanto emerge da una nuova stima dell’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale (Euipo) riportata nella relazione 2020 sullo stato delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale (Dpi) che comprende le indagini dell’Ocse e dell’Ufficio Ue dei brevetti (Ueb). Secondo la ricerca il 15% di tutti i prodotti contraffatti nel commercio internazionale sequestrati dalle autorità doganali viola i diritti di proprietà intellettuale delle imprese con sede in Italia rappresentando un “grave rischio per i consumatori”.
Secondo quanto si legge nel rapporto Euipo, i prodotti più ‘taroccati’ sono i giocattoli, gli articoli per l’infanzia e i vestiti destinati ai bambini. Oltre alle perdite dovute alla riduzione di gettito fiscale e alla mancato versamento di contributi sociali da parte dei produttori illegali, la relazione pone l’accento sulle vendite non realizzate a causa della contraffazione che hanno raggiunto un valore di 19 miliardi di euro. Tra i settori più colpiti nell’Ue figurano i cosmetici dove ogni anno si registrano mancate vendite pari a 9,6 miliardi in Ue. Rispetto all’ultima analisi di Euipo del 2019 il danno complessivo causato dalla contraffazione alle imprese ‘regolari’ ha registrato un aumento di 2,5 miliardi di euro, di cui 225 milioni di euro a carico di aziende italiane.