Trasporti: One Scarl (Mobit) rivendica 110 milioni dalla Regione. La replica: solo 30
FIRENZE – «Le aziende del consorzio rivendicano somme, per riscuotere le quali occorre però presentare una documentazione completa. La Regione in tutti questi mesi ha sempre fatto quanto possibile per consentire alle aziende di portare avanti il servizio, per garantire uno stipendio ai lavoratori del settore e in generale per venire incontro agli interessi dell’utenza. Non comprendiamo quale sia lo spirito che anima questo atteggiamento a fronte dell’impegno dimostrato, e neppure come sia stata calcolata la cifra di cui sarebbero creditici le aziende del consorzio». L’assessore ai
trasporti Vincenzo Ceccarelli replica alle contestazioni contenute nel comunicato diffuso stamattina dal consorzio One Scarl, il gruppo di imprese che riunisce tutti gli attuali gestori del servizio di trasporto pubblico su gomma in Toscana e che ha partecipato alla gara per il tpl su gomma con la denominazione Mobit, secondo il quale ammonterebbe a 110 milioni la somma che la Regione deve alle aziende del consorzio.
Secondo i calcoli effettuati dagli uffici regionali, emerge infatti che One scarl deve ancora fatturare in modo corretto circa 30 milioni di euro. «Somma che la Regione è pronta a liquidare – sottolinea Ceccarelli – a fronte della presentazione della corretta documentazione. Sappiamo benissimo i vincoli cui è sottoposta la Pa quando si tratta di liquidare quanto dovuto in base ai contratti di servizio. Nel caso specifico è necessario che la rendicontazione sia in linea con quanto previsto dalla
legge» .
Sempre secondo gli uffici, che hanno cercato di ricostruire l’importo di 97 milioni (che secondo il consorzio sono corrispettivi dovuti per i servizi svolti durante il biennio di contratto ponte 2018/2019 e, successivamente, in atto d’obbligo nelle prime sei mensilità del 2020), One Scarl avrebbe considerato gli atti d’obbligo nella misura impegnata dai decreti dirigenziali senza tenere conto del programmato post-covid, sommato a questo il 50% dell’importo massimo riconosciuto per il CCNL (14,5 milioni) e ritenendo come già dovuto il riequilibrio richiesto per il 2019.
Riguardo poi, si legge ancora nella nota di One Scarl, ai 15,8 milioni di euro di contributi residui per nuovi autobus già acquistati dalle aziende nelle annualità 2018, 2019 e 2020 sempre gli uffici sottolineano che dal marzo 2020 ad oggi sono stati liquidati al consorzio oltre 76 mln di cui quasi 67 per corrispettivi e 9,3 per anticipo piano bus Consip e saldo
Piano bus di cui alla delibera 98 del 2017.
«Siamo consapevoli della delicatezza del momento, sia per l’emergenza sanitaria che per il passaggio di consegne, ma siamo convinti di aver agito e di continuare ad agire nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini. Ripeto, la Regione è pronta a liquidare eventuali corrispettivi dovuti a fronte della presentazione della corretta documentazione. Ed è nostro interesse farlo per tutelare appunto gli interessi di chi lavora e di chi usufruisce del servizio».