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Vertice Ue, recovery Fund: obiettivo Italia è migliorare produttività e crescita economica, lo ha detto Conte

Conte Stati

ANSA / Filippo Attili – Chigi Palace Press office

ROMA – “Dobbiamo mantenere distinti i criteri di allocazione del Quadro Finanziario Pluriennale e quelli del “Next Generation EU” e, in ogni caso, considerare queste due proposte come componenti un unico pacchetto indivisibile. Questo consentirà all’Italia di avere un atteggiamento più flessibile su alcuni aspetti del Qfa, ad esempio quelli che appaiono più anacronistici (come i “rebates”)”. Lo ha spiegato al Consiglio Ue il premier Giuseppe Conte

“Sul fronte interno, l’Italia ha già avviato una consultazione nazionale con tutte le forze politiche, produttive e sociali per elaborare un piano di investimenti e riforme che ci consenta di non ripristinare la situazione pre-Covid 19 ma di migliorare il livello di produttività e di crescita economica”. Lo ha spiegato il premier Giuseppe Conte al Consiglio Ue.

“La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata – ha proseguito Conte -. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse già per quest’anno”.

“Dobbiamo mantenere distinti – ha aggiunto Conte – i criteri di allocazione del Quadro Finanziario Pluriennale e quelli del “Next Generation EU” e, in ogni caso, considerare queste due proposte come componenti un unico pacchetto indivisibile. Questo consentirà all’Italia di avere un atteggiamento più flessibile su alcuni aspetti del Qfa, ad esempio quelli che appaiono più anacronistici (come i “rebates”)”.

“La Commissione europea e la BCE non hanno mancato l’appuntamento con la Storia – ha detto Conte -. Ora è il turno del Consiglio Europeo di essere all’altezza della sfida e di dare un segnale politico forte. A me non piace la formula “compromesso”, preferisco si lavori per una “decisione politica ambiziosa”.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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