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Conte, Stati generali: progettiamo riduzione Iva, nuovo scostamento bilancio, aperti contributo opposizioni e industriali

Stati
ANSA/FILIPPO ATTILI/US PALAZZO CHIGI

ROMA – Il piano di rilancio nella versione definitiva sarà l’orizzonte dell’azione del governo. Da qui ricaveremo le riforme del Recovery Plan che presenteremo a settembre. Poi ci sono misure di più immediato impatto e abbiamo sicuramente valutato la necessità di intervenire per un ulteriore scostamento di bilancio. Lo dice il premier Giuseppe Conte chiudendo gli Stati Generali dell’economia a Villa Pamphilj. Non abbiamo ancora fatto di conto ma fra un po’ dovremo metterci intorno a un tavolo. L’aggiornamento è costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato, aggiunge.

«L’Italia sarà più inclusiva: dobbiamo dare impulso alla riduzione del cuneo fiscale con beneficio per i lavoratori: già a luglio avevamo predisposto una misura. E’ una direzione giusta che dobbiamo perseguire. La riduzione dell’Iva, è una delle ipotesi che abbiamo discusso, ma non abbiamo deciso anche perché è una misura costosa. Ma c’è preoccupazione sul fatto che non sia ripartito appieno quel clima di fiducia che fa innescare il circuito dei consumi. E’ una misura allo studio, questa settimana sarà già decisiva per una prospettiva del genere.

Ci è stato presentato, e accogliamo un suggerimento, un progetto di un voucher di 500 euro per tre anni per le donne che aspirano a diventare manager. Nelle prime 100 imprese solo il 6% è guidato da donne”, assicura Conte che si dice fiducioso sull’orizzonte di fine legislatura: “Lavoriamo in un clima assolutamente produttivo e positivo. Che ci sia stata qualche notazione critica avviene in tutte le famiglie. Sono fiducioso per la prospettiva dei prossimi mesi e anche di fine legislatura. Alcune misure hanno un orizzonte pluriennale. Non si può fare tutto in qualche settimana o mese ».

Per quanto riguarda il fronte politico, Conte, interrogato dai giornalisti su quanto sta avvenendo nel Pd, spiega: Non seguo in dettaglio la vita interna dei partiti di maggioranza e quindi del Pd, ma sono assolutamente fiducioso, lavoriamo in un clima assolutamente produttivo e positivo. Che ci sia stata qualche notazione critica avviene in tutte le famiglie. Nel Pd come nelle altre forze trovo una forza consapevole del momento che stiamo attraversando, un segretario come Zingaretti che ha le idee molto chiare ogni volta che abbiamo un confronto. Per quanto riguarda invece il rapporto con le opposizioni, il premier sottolinea: Non hanno raccolto il mio primo invito. Tonerò a proporre un’ulteriore occasione di confronto. Se tutti insieme o separatamente? Credo che per evitare confusione e passerelle potremo avere maggiore tranquillità in un incontro con ciascuna forza del centrodestra. Confido di farlo questa settimana. FI sembrerebbe predisporsi ad un confronto più dialogico ma io confido che anche Lega e Fdi possano parteciparvi in tutta franchezza, aggiunge.

Questo dialogo ci rafforza, rafforza me e tutti i ministri. Ci rafforza negli obiettivi, nelle linee di intervento su cui vogliamo agire”, dichiara poi il presidente del Consiglio parlando degli Stati generali.

«Sono stati giorni molto intensi e non ci siamo chiusi affatto, anzi ci siamo aperti, aggiunge il premier citando 82 incontri e dicendo che ieri si è iniziato alle 8 e chiuso oltre mezzanotte i lavori. E’ stato un confronto all’insegna della concretezza, della franchezza, della operosità: abbiamo parlato di progetti concreti, ci siamo anche detti cose che non vanno. Ieri ho incontrato singoli commercianti o cittadini scegliendo tra le lettere ricevute. Abbiamo parlato di alcune misure che servirebbero nell’immediato. Il governo continua a monitorare l’emergenza economica e sociale ma abbiamo anche presentato una bozza di piano del rilancio», sottolinea.

Conte, nel suo discorso, cita lo scrittore Alessandro Baricco: «Abbiamo anche rivolto lo sguardo al futuro. Baricco ha espresso un concetto molto suggestivo: abbiamo aperto all’impossibile il panorama della nostra mente, allargato all’impensabile il raggio della nostra azione. Il piano di rilancio non è una semplice raccolta di riforme: ci siamo resi conto che non è affatto sufficiente riformare il Paese, dobbiamo reinventare il Paese che vogliamo perché l’esperienza è stata troppo dura e la sfida troppo impegnativa per occuparci di semplici riforme».

Per quanto riguarda poi Alex Zanardi, l’atleta coinvolto in un incidente a Pienza, Conte dichiara: “Lui è l’esempio dell’Italia migliore, un eroe quotidiano, siamo con lui”.

«Abbiamo chiesto a Confindustria di farci arrivare le loro proposte – risponde ai giornalisti che gli chiedono dei rapporti con il gli industriali ‘importante è che tutti lavoriamo per un obiettivo molto chiaro che è nella parte alta del piano di rilancio: un’Italia più moderna, più digitale, più verde – a questo teniamo molto – e più inclusiva. Il governo deve farsi carico degli interessi di tutto il Paese. E’ normale che si punti su alcune misure su cui Confindustria possa non convergere o essere meno interessata ma abbiamo una responsabilità ad ampio raggio. Stiamo discutendo in questi giorni un po’ sull’Iva perché ritoccare l’Iva, abbassarla un po’ potrebbe dare una spinta alla ripresa dei consumi: è un fatto di fiducia».

Conte chiude gli Stati generali dell’economia e guarda al rilancio per l’Italia: il messaggio è coltivare il dialogo per un obiettivo condiviso, in un confronto franco e diretto. Al lavoro sulle riforme, puntando al Recovery Plan. Nel piano del governo si va dal fisco all’alta velocità. Affondo di Berlusconi, che mette in guardia: fondi europei a rischio per l’incapacità del governo, l’esecutivo faccia un confronto vero sulle nostre proposte, dire di no al Mes sarebbe stravagante, e darebbe l’idea che Italia non ha esigenze pressanti, osserva.

I lavori dell’ultima giornata di incontri di “Progettiamo il rilancio” che, nel corso della giornata, hanno visto al tavolo i vertici di grandi aziende, architetti ed esponenti del mondo della cultura e, per finire, la consulta delle professioni sanitarie. Alle 19 è prevista la conferenza stampa conclusiva del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il premier ha introdotto i lavori questa mattina con un suo intervento. Al tavolo siedono: Catia Bastioli, ad Novamont; Lavinia Biagiotti Cigna, presidente e ceo di Biagiotti group; Fabrizio Di Amato, presidente Maire Tecnimont spa; Daniele Ferrero, presidente e ad Venchi; Betta Maggio, ad U- earth biotechnologies; Vito Pertosa, fondatore del Gruppo industriale Angel; Andrea Pontremoli, ad Dallara automobili; Giordano Riello, di Riello international group; Renzo Rosso, presidente Otb; Alberto Vacchi, presidente di Ima spa; Chiara Burberi, presidente e ceo Redooc; Vincenzo Balzani, professore all’Università di Bologna.

“Sono tantissimi i cittadini che mi hanno scritto nelle scorse settimane per rappresentarmi varie urgenze e per raccontarmi le loro storie. Ieri pomeriggio, una finestra della Consultazione Nazionale di Progettiamo Il Rilancio, è stata dedicata ad alcuni di loro, che ho incontrato senza il filtro di associazioni di rappresentanza. Ci siamo confrontati in modo franco e diretto. Le loro testimonianze hanno arricchito il dialogo che stiamo coltivando in questi giorni per mettere a punto un Piano di Rilancio che sia pienamente condiviso e davvero efficace nel comune interesse. Dobbiamo lavorare con fiducia”. Così il premier Giuseppe Conte in un post. Il presidente del Consiglio, che ha pubblicato un video dell’incontro sulla sua pagina social, racconta: ” Alessandra e Fabio mi hanno parlato del loro negozio di calzature a Firenze; Romina e Daniela delle loro attività dedicate ai servizi alla persona; Bartolomeo, Maria e Cristina – a vario titolo – delle difficoltà del settore turistico dove lavorano tra Puglia, Lazio e Abruzzo; Roberto, romagnolo, dei problemi della ristorazione; Stefano, musicista dei castelli romani, del mondo degli artisti.Ci siamo confrontati – dice Conte – in modo franco e diretto”


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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