Firenze, 24 giugno 2020: l’Antica Torre Tornabuoni apre gratis le sue terrazze ai fiorentini
FIRENZE – Sarà una notte di San Giovanni diversa dal solito quella di quest’anno, 24 giugno 2020, non solo perché a Firenze i consueti fochi sono rinviati al 2021 ma anche per il divieto di assembramento ancora in vigore. Per le celebrazioni il capoluogo toscano si unisce a Torino e Genova che insieme realizzano un programma di eventi dedicati al comune Santo Patrono nel palinsesto SanGiovannix3, trasmesso in diretta streaming su Rayplay. Giochi di luci, musica in Palazzo Vecchio e una camminata/dialogo a San Miniato con Carlo Conti e Padre Bernardo, alcuni degli ingredienti della serata. E’ così che la notte del 24 giugno sarà una buona occasione per assaporare una Firenze quieta e intima magari dall’alto e da un punto di vista poco conosciuto.
Tra gli appuntamenti da non perdere per i fiorentini e i toscani c’è la visita alle terrazze dell’Antica Torre Tornabuoni (in via Tornabuoni 1 accanto alla Chiesa di Santa Trinita) nel cuore della città che apre al pubblico gratuitamente per l’occasione. Un luogo mozzafiato che permette una vista completa su Firenze dove l’orizzonte è tratteggiato dai monumenti più famosi tra cui la Cupola del Brunelleschi, il Duomo, il Ponte e il campanile di Santa Trinita, la Chiesa di San Miniato al Monte e il Forte Belvedere accanto a tutto quell’insieme di tetti e palazzi che fanno di questa città pura armonia e perfezione architettonica.
Su due livelli diversi e anche con prospettive differenti i fiorentini potranno visitare la “Terrazza Duomo” e la “Terrazza Arno”; un doppio spazio all’aperto di 400 mq per una vista a 360 gradi sulla città. Da segnalare la particolarità della “Terrazza Duomo” che è architettonicamente inserita dentro la torre medioevale di Palazzo Gianfigliazzi, 25 metri di altezza complessivi da dove ammirare il Duomo, il Campanile di Giotto, Palazzo Strozzi, Santa Maria Novella. Appena più in alto si trova la “Terrazza Arno” che raggiunge i 30 metri di altezza ed è rivolta verso il fiume; da qui è possibile contemplare in particolare l’Oltrarno, Santo Spirito e il Cestello.
Piccoli gruppi di visitatori nel rispetto delle regole anti Covid saranno accompagnati sulle due terrazze. 20 minuti di pura bellezza che trasformeranno la notte di San Giovanni in una occasione da ricordare. Dalle 18 alle 23 sarà possibile partecipare al ‘mini tour’ che ha già fatto innamorare artisti, intellettuali e viaggiatori di tutto il mondo. Per prenotazioni è necessario telefonare in orario di ufficio all’Antica Torre di Via Tornabuoni 1 al numero: 055 2658161. Durante le visite saranno osservate le norme di distanziamento e di igiene con utilizzo delle mascherine e il controllo della temperatura all’entrata della residenza.
A Firenze sono davvero rare le terrazze che danno la possibilità di ammirare il panorama senza ostacoli di sorta. Siamo davvero onorati di aprire ai fiorentini la nostra torre in una serata importante e simbolica come la notte di San Giovanni. Offriremo agli ospiti un flute di prosecco per accompagnare piacevolmente il loro tour visivo su Firenze», spiega Maria Rita Bellini, general manager della dimora storica.
Breve STORIA: Le due terrazze arricchiscono e rifiniscono la Torre fiorentina che fa parte del Palazzo trecentesco della famiglia Guelfa dei Gianfigliazzi. Della dinastia si inizia ad avere traccia fin dal 1260 che citata da Dante nella “Di«vina Commedia”, vanta un valoroso rappresentante, Rinaldo Gianfigliazzi, eletto dal popolo fiorentino Gonfalone di Giustizia, detto anche “Cavaliere a Speron d’Oro”. Rinaldo Gianfigliazzi conosciuto con il soprannome di “Gallo” per i suoi richiami patriottici, abitò tutta la vita nella Torre e per non allontanarsene anche dopo la morte, volle essere sepolto nella prima cappella della navata sinistra dell’attigua Chiesta di Santa Trinita. Più tardi il Palazzo è stato meta dei “Grand Tour” e in particolare dall’inizio del Novecento è stato dimora di artisti e letterati anglo americani. Il magnifico complesso, considerato una delle “case torri” tipiche della Firenze medievale, conserva ancora oggi gli elementi architettonici caratteristici ed è un esempio di come l’uomo sappia convertire edifici realizzati per scopi bellici in oasi di cultura e bellezza.