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Milano: 13 ordinanze custodia cautelare per alterazioni gare pubbliche Atm, che risulta parte lesa

MILANO – La Guardia di Finanza di Milano sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano nei confronti di 13 persone, 12 delle quali poste in custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari. Le indagini avrebbero accertato l’esistenza di un sistema di alterazione delle gare pubbliche indette da Atm, l’Azienda dei trasporti milanesi, centrate sull’operato di un pubblico ufficiale con il ruolo di responsabile dell’Unità amministrativa complessa sugli impianti di segnalamento automazione delle Linee metropolitane della città 1,2, 3 e 5 e alle società create dal funzionario insieme ad altri indagati per interferire nell’assegnazione e nell’esecuzione degli appalti di Atm, parte lesa nel procedimento.
Le indagini avrebbero permesso di ricostruire decine di episodi corruttivi e di turbativa d’asta, avvenuti in particolare nel settore degli appalti per l’innovazione e la manutenzione delle Metropolitane Milanesi.

Secondo le indagini, il metodo seguito consisterebbe nell’offrire, alle imprese interessate a partecipare alle gare d’appalto indette da Atm, la consulenza del pubblico ufficiale, sotto forma di fornitura di materiale e informazioni privilegiate, trafugate dalla stazione appaltante, o garantendo la possibilità di sopralluoghi e riservati e perfino la supervisione e correzione delle bozze di offerta, fino all’indicazione precisa delle percentuali di ribasso da offrire ad Atm per battere le imprese concorrenti. Il tutto in cambio della promessa di versamenti in denaro, proporzionali al valore d’appalto e cadenzati mensilmente.

Fra ottobre 2018 e luglio 2019 sarebbero state registrate promesse e versamenti di denaro per oltre 125mila euro, oltre a diverse utilità quali prestazioni di servizi e benefit vari. Le utilità più significative sarebbero rappresentate dall’acquisizione, alle imprese gestite dall’associazione, di subappalti di lavori pubblici nella Metropolitana Milanese. Sarebbero stati inoltre raccolti elementi relativi a un altro episodio di corruzione avvenuto nel 2006 per l’assegnazione dell’appalto relativo al sistema di segnalamento della linea metropolitana M1, nell’ambito del quale sono emerse criticità, come le frenate brusche di emergenza che hanno colpito la linea rossa. Inoltre il funzionario di Atm risulterebbe anche intervenuto per pilotare alcune procedure di assunzione di personale nell’azienda di proprietà comunale, favorendo persone prive delle necessarie professionalità e competenza, ma legate all’imprese che lo avrebbero remunerato illecitamente.

Salvini parte all’attacco del sindaco Sala: «Da milanese sono molto preoccupato e dispiaciuto per gli arresti per presunte tangenti all’Atm. Mi aspetto parole chiare e inequivocabili dal sindaco Beppe Sala e dai vertici dell’azienda nominati dalla giunta di centrosinistra».

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