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Parma: uomo morto durante controllo Polizia non è nuovo caso Floyd, lo afferma il procuratore

PARMA – In merito al decesso di un uomo di 63 anni, fermato per un controllo a Fidenza dalla Polizia stradale, sono state avanzate ipotesi che accomunerebbero questo caso al caso Floyd. Ipotesi smentita categoricamente dai magistrati inquirenti.

Il procuratore di Parma, Alfonso Davino, prende la parola sul decesso avvenuto domenica scorsa a Fidenza,
durante un fermo della polizia, in cui un 63enne ha avuto un arresto cardiocircolatorio. «In relazione alla vicenda del decesso di Antonio Marotta, verificatasi a Fidenza il 21 giugno, in occasione di un normale controllo da parte della Polizia Stradale – chiarisce -, sulla stampa vengono riportate dichiarazioni di persone che, benché non presenti ai fatti, sostengono che la vicenda in questione sarebbe riconducibile ai fatti americani, con evidente riferimento alla morte di George Floyd di cui da tempo si stanno occupando le cronache di tutto il mondo. Intendo chiarire – precisa – che, sulla vicenda in esame, è stata disposta l’apertura di un fascicolo procedimentale, teso ad accertare compiutamente l’esatta dinamica dell’accaduto ma che, nel contempo, non vi sono evenienze da cui desumere la fondatezza di quanto aprioristicamente riferito ad alcuni organi di stampa, nella parte in cui si è sostenuto che gli agenti operanti ‘si sono permessi di ammanettarlo per futili motivi, buttarlo a terra e soffocarlo».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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