Renzi: crisi magistratura non si risolve con espulsione di palamara dall’Anm
ROMA – «Se pensano di cavarsela così significa che non hanno capito la gravità della crisi di credibilità che li riguarda. Credo che sia un provvedimento ingiusto e alla lunga perfino controproducente per i magistrati che immaginassero di chiuderla così». Lo afferma Matteo Renzi, intervistato dal direttore de ‘Il Dubbio’, Carlo Fusi, a proposito del’espulsione dall’Anm di Luca Palamara. «Il sistema delle correnti -ricorda l’ex premier- nasce da prima di Palamara, prosegue con lui, sta continuando nel dopo Palamara. E ciò che forse sarebbe davvero necessario è impostare un ragionamento scevro da ipocrisie. Che permetta di andare fino in fondo per capire cosa funziona e cosa no. Per intenderci: molte delle nomine che sono state fatte con il sistema delle correnti sono risultate nomine comunque di prim’ordine. Non tutte , ma molte sì. Non è vero dunque che il sistema delle correnti premia sempre i peggiori. No, ci sono dei signori procuratori della Repubblica che sono bravissimi e che meritano il massimo rispetto: espressione appunto del sistema delle correnti. Ce ne sono altri, invece, diciamo meno bravi ma lo stesso premiati in ragione soprattutto della loro ‘appartenenza. Pensare che questo decennale meccanismo sia attribuibile alle sole cene di Palamara -conclude Renzi- è poco più che una barzelletta».