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Messina: arrestate tre persone, accusate di corruzione in appalti pubblici

MESSINA – Corruzione, falsità ideologiche, turbativa d’asta, truffe e altri reati emergono da un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina diretta dal Procuratore Maurizio De Lucia e condotta dalla Dia peloritana che ha fatto luce su un giro di mazzette nell’ambito della realizzazione della rete viaria di competenza del Consorzio per le Autostrade Siciliane. L’attività investigativa, denominata ‘Fuori dal Tunnel’, siè conclusa all’alba di oggi con l’esecuzione – da parte del personale della Sezione peloritana della Dia con la collaborazione del Centro Operativo di Milano – di tre misure cautelari personali nei confronti di due funzionari dell’Ente e di un imprenditore milanese.

I tre sono stati ritenuti responsabili – a vario titolo – dei delitti di corruzione, falso ideologico commesso da P.U. in atto pubblico in concorso, turbativa d’asta, tentata truffa aggravata in concorso, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione, unitamente ad altri 5 imprenditori indagati.

A finire sotto la lente di ingrandimento dei magistrati e degli investigatori, sono stati alcuni dei principali appalti per i lavori effettuati negli ultimi anni lungo il tratto autostradale di competenza del Cas (A/20 Messina-Palermo e A/18 Messina-Catania), asseviario, che come ha fatto rilevare il Gip nell’ordinanza applicativa delle misure cautelari è ”già drammaticamente e notoriamente afflittoda gravi carenze strutturali” e lungo il quale frequenti sono stati gli incidenti, anche mortali.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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