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Fiorentina, Cutrone firma il pari al 96′ col Verona: 1-1. Punto d’oro. Aspettando Amrabat. Pagelle

Amrabat, futuro viola, in lotta con Castrovilli (Foto Violachannel)

FIRENZE – All’ultimo tuffo, novantaseiesimo e spiccioli, con il refolo di fiato che gli resta, Chiesa riesce a far filtrare il pallone giusto in area per Cutrone: che non sbaglia. E la Fiorentina conquista un pareggio d’oro. Un punto che gli permette di salire a quota 36 e restare davanti alla Sampdoria, che ha vinto in casa dell’Udinese (anch’essa ferma a 35) e di mantenere sette lunghezze di vntaggio sul Lecce che ha pareggiato a Cagliari. Ma credete, questa partita è stata una gran sofferenza per la Fiorentina: il Verona era andato in vantaggio al 19′ del primo tempo con Faraoni, bravo a girare in porta un pallone filtrante, di rara precisione, indovinate servito da chi? Ovviamente da Amrabat, il futuro viola. Protagonista, anche stasera, di una gran partita. Sicuramente un acquisto importantissimo. Ma bisognerà costruirgli una squadra degna intorno. Una squadra, la Fiorentina, che in questo momento soffre tanto. Soprattutto sotto porta. L’esperimento iniziale di Iachini, far giocare Kouamè con ai fianchi Sottil e Ribery, si è rivelato fallimentare. I viola hanno fatto il primo tiro in porta solo dopo 35′ minuti di gioco. Con Kouamè. Che è apparso troppo fragile per fare reparto da solo. Meglio nella ripresa, il giovane Christian, quando ha avuto al fianco Chiesa e Cutrone e, nel finale, anche Vlahovic. In astinenza grave da gol, Iachini ha buttato dentro tutto quel che aveva. E Cutrone, proprio all’ultimo istante, ha ritrovato il suo senso del gol. Cosa che non è riuscita a Pezzella, sempre nlla ripresa, su un traversone al bacio di Dalbert. Il colpo di testa di German è finito alto. Non basta: lo stesso Pezzella ha toccato il pallone con il braccio in area viola. Chiffi ha fatto proseguire. Così come ha sorvolato, con il parere favorevole del Var, su un mani di Pessina in area veronese. Più grave, secondo me, il rigore non dato alla Fiorentina per fallo di Rrhamani su Cutrone nell’area piccola. Mi sono fatto una domanda perfida: alla Juve lo avrebbero dato? Ma andiamo avanti. Non è moltissimo, questo punto, ma serve come tappa di avvicinamento a quella quota 40 che dovrebbe garantire la salvezza. L’avevo nella presentazione: in tempi normali una partita col Verona sarebbe stata da vincere e basta. In queste condizioni, il pareggio lo devi quasi benedire. Perchè la squadra di Juric è forte e ben amalgamata. Con in mezzo lui, Amrabat, uomo a tutto campo, forte fisicamente e di gran qualità tecnica. Per fortuna vestirà la maglia viola. In attesa che arrivi bisogna stringere i denti e prepararsi alla trasferta, rognosissima, di mercoledì a Lecce. Con l’obiettivo di prendere almeno un altro punto d’oro, lasciando il Lecce almeno a distanza invariata. E’ un altro finale di campionato sofferto. L’augurio è che Commisso e collaboratori sappiano costruire un’altra Fiorentina. Amrbat c’è. Ma certamente non basterà.

Kouamè in azione: deve crescere e non può fare reparto da solo (Foto Violachannel)

CHIESA – Scende da Fiesole un refolo di vento fresco che evita la cappa calda dei 29 gradi del termemetro. Se la gioca a modo suo, Beppe Iachini, come ha dato l’impressione di fare da Parma in poi: Chiesa in panchina, verosimilmente per sottolineare le ultime poco brillanti (eufemismo) esibizioni. Fuori anche Caceres (al suo posto Igor) e i due centravanti, Vahovic e Cutrone. Al loro posto il sorridente Kouamè, felicissimo dello scampolo di partita, e del colpo di testa da quasi-gol, contro il Cagliari. Torna Castrovilli. Nel Verona centrocampo folto, con lo spauracchio Amrabat, futuro viola, ma ancora avversario. Così come si ritrova da avversario pericoloso il fiorentino Di Carmine, autore del gol dell’andata e della gomitata sul viso a Pezzella. Il Verona prende l’iniziativa, ma la Fiorentina non si fa sorprendere. Al 4′ deve risolvere Pezzella su incursione gialloblù. Ha problemi, la Fiorentina, a distendersi in avanti: Sottil e Kouamè sono anticipati sistematicamente e Ribery perde un paio di palloni non da lui. Al 6′ Di Carmine si presenta davanti a Dragowski ma Igor lo mura in angolo.

AMRABAT – Comincia il suo show Amrabat e il centrocampo viola soffre. Al 10′ ancora Pezzella deve metterci una pezza su Pessina. E il pressing gialloblu non si arresta. I tentativi di ripartenza finiscono sul fragile Kouamè, francobollato, ossia marcato a uomo, dal roccioso Rrhamani. Che non lo molla ovunque vada. Il buon Christian gira a vuoto, non la prende mai. Si vede che gli manca il ritmo da partita, ma ci vorrebbe qualcosa di piùpesante, là davanti. Non hafortuna (15′) Ribery dopo uno scambio finalmente vincente con Kouamè: intercettato al limite dell’are veronese. Il Verona collezione angoli su angoli. E al 19′ va in vantaggio: Amrabat pennella un pallone filtrante per Faraoni, in area, mezza rovesciata e gol. Fuorigioco? A me sembrava quantomeno sospetto. Chiffi non ha dubbi e indice il centrocampo. Fiorentina sotto. Ma che palla Amrabat…

PULGAR – Ripeto: manca di peso, davanti, la Fiorentina. Non ho registrato, finora, nemmeno un tiro pericoloso della Fiorentina. Nemmeno su una punizione conquistata da Ribery al limite dell’area, i viola riescono a svettare. Il pallone calciato da Pulgar viene smorzato di testa da Rrhamani e bloccato in scioltezza da Silvestri. Iachini dovrebbe prendere provvedimenti. I viola sono nervosi: Pulgar si fa ammonire. Nessuno contrasta efficacemente Amrabat che ha indubbiamente tanta qualità, ma si può muovere a piacimento. Così come Lazovic, spina nel fianco viola sulla fascia sinistra. Kouamè non regge un pallone. E Ribery sembra il predicatore nel deserto: nessuno riesce a trarre vantaggio dai suoi spunti.

DRAGOWSKI – Al 35′, finalmente, il primo tiro viola: è di Kouamè. Che però la manda alta Poi lo spunto di Ribery, che la fa filtrare a Kouamè, bravo a metterla sui piedi di Castrovilli, appuna fuori area. Ma conclusione ancora sopra la traversa. E’ una Fiorentina che, timidamente, si fa viva dalle parti di Silvestri, ma è troppo poco. Ribery gioca e sbuffa: sono sempre in tre su di lui. Neanche Castrovilli, al 45′, su angolo di Pulgar,riesce a farsi pericoloso. Male anche lui. Purtroppo. E in pieno recupero, Lirola deve contrastare Amrabat solo davanti a Dragowski. Il futuro viola calcia non bene e Dragowski respinge in tuffo evitando il disastro dello zero a due.

MANI – In avvio di rpresa, Iachini corre ai ripari: fuori Sottil, che non è stato sufficiente, per Chiesa. E resta negli spogliatoi nche Ribery, che si toccava una gamba. Al suo posto Cutrone. La spinta nuova si vede subito. Fiorentina stabilmente nella metà campo veronese. Salvo una ripartenza, pericolosissima, di Amrabat che fa quaranta metri palla al piede e fa un tocco di troppo al momento del tiro. Al 5′ giallo per Igor. Fallo tattico su Pessina. E lo stesso Pessina, poco dopo, pressa Pezzella che tocca con un braccio, ma l’arbitro va avanti. Non ritiene neanche di rivolgersi al Var. E si comporta nello stesso modo, Chiffi, un attimo dopo, quando è Pessina a toccarla di mano, nettamente, in area su angolo viola. Anzi, questa volta chiede conferma al Var: che conferma. Niente rigore.

PEZZELLA – Juric sostituisce Lazovic con Zaccagni e Pessina con Verre. Al 17′ Milenkovic frana su Dimarco e si prende il giallo. Spinge ora la Fiorentina, ma c’è troppo fraseggio. Manca la stoccata. Che non arriva nemmeno al 23′ quando Silvestri si fa scavalcare da un cross in area e Cutrone non riesce ad approfittarne. Juric capisce di essere troppo pressato e fa entrare Adjapong per Dimarco Stepinski per Di Carmine nel tentativo di riguadagnare campo. Al 30′ Gunter stende Cutrone al limite. Punizione di Dalbert. Ribattuta. Ma la Fiorentina resta avanti. Ancora Dalbert bellissimo cross per la testa di Pezzella: di poco alto. Ma German non può sbagliare queste occasioni sotto porta. Certo è un po’ triste doversi aggrappare a Pezzella per far gol. Iachini, consapevole delle difficoltà in zona gol, toglie Lirola e butta dentro anche Vlahovic.

CUTRONE – Proprio in quell’attimo (36′) il Verona segna con Stepinski ma stavolta l’arbitro non ha dubbi: fuorigioco. Dovrebbe attaccare la Fiorentina, ma è ancora il Verona a spingere: Miguel Veloso è dappertutto. Riparte comunque la Fiorentina: alro bel cross di Dalbert per la testa di Castrovilli. Ancora alta. Ammonizione per Stepinski. Al 44′ ci starebbe un rigore per la Fiorentina: Cutrone viene contrastato da Rrhamani al momento di tirare. Il veronese la tocca col braccio. Ho qualche dubbio, ma ripeto: ci poteva stare il rigore. Passatemi la domandaccia: alla Juve l’avrebbero dato? La Fiorentina, per fortuna, non molla. Iachini, almeno in questo, deve aver insegnato qualcosa. E al 51′ della ripresa, quando il recupero se n’è andato da oltre un minuto, Chiesa ci crede: conquista un pallone, lo fa filtrare in area per Cutrone che ci arriva, tocca bene e lo butta finalmente dentro. Uno a uno. Punto d’oro. Va bene anche così.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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