Immigrazione: Minniti bacchetta il Pd, c’è correlazione fra immigrazione e Covid-19
ROMA – «Sull’immigrazione la sinistra deve sfidare apertamente i nazional-populisti. Sapendo che la cosa peggiore da fare è inseguire gli eventi anziché governarli». Lo dice Marco Minniti a ‘Il Foglio’, aggiungendo che «ci vuole una nuova legge sull’immigrazione e un memorandum con la Libia. E’ cruciale ‘per l’Italia, per l’Europa, per la capacità delle democrazie di mantenersi tali. C’è una evidente correlazione tra immigrazione e Covid. Nel momento in cui -rileva- tutte le popolazioni del mondo stanno discutendo di lockdown, di mascherine, di distanziamento sociale e insomma di come governare i contatti fisici tra le persone, è semplicemente irragionevole ritenere che tutto questo non abbia alcun rapporto con i flussi migratori. Se ci pensiamo bene, i flussi migratori sono proprio spostamenti e contatti tra persone. Bisogna affermare -prosegue- con chiarezza di visione, che in questa fase della storia del mondo si pone in maniera molto netta uno spartiacque che impatta direttamente sulle politiche migratorie e sul rapporto tra queste e l’opinione pubblica. In questo rientra la questione della democrazia. Cioè: tutto quello che è legale e regolato consente il rispetto del diritto alla salute. E tutto quello che invece è illegale e non regolato porta alla pandemia. Noi dovremmo misurarci nei prossimi anni proprio con questa doppia coppia opposizionale: legalità-salute e illegalità-pandemia. Il Recovery fund -afferma- è stata una cosa eccezionale, ha determinato un cambio di approccio, ha impedito il ripetersi di errori che furono commessi durante la crisi del 2008, ma non dimentichiamo mai che la vera benzina nel motore dei populisti fin qui è stato il non governo della questione migratoria. E’ sull’immigrazione che Salvini è balzato dall’11 al 32 per cento».