Migranti: governo manda l’esercito a sorvegliare i centri d’accoglienza
PORTO EMPEDOCLE – Un altro caso dopo quello di Caltanissetta: circa cento migranti sono fuggiti dalla tensostruttura di Porto Empedocle. Poi sono stati quasi tutti rintracciati, ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in una telefonata con il governatore siciliano Nello Musumeci .La responsabile del Viminale ha poi confermato che, nell’hotspot di Lampedusa e nell’hub di Porto Empedocle, sono stati intensificati i trasferimenti dei migranti verso altre strutture e che entro poche ore verrà completato lo spostamento di circa 520 migranti.
Per rafforzare l’attività di controllo sui centri per migranti, a breve, verrà inviato personale militare dell’operazione Strade sicure. Il governatore ha manifestato alla ministra tutte le sue preoccupazioni per la situazione in atto dovuta alla pressione migratoria che grava sull’isola.
«Qui è una questione di salute pubblica. Il virus non è scomparso. I cittadini italiani, come il sottoscritto naturalmente, devono continuare a rispettare le regole che ci siamo dati e vale lo stesso per i turisti o per chi ha diritto alla protezione internazionale. E’ inconcepibile che oggi qualcuno, incurante delle regole tuttora in vigore, pensi di andarsene in giro senza rispettare l’obbligo della quarantena. Migranti o meno, fossero stati italiani avrei detto la stessa cosa», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio commentando la fuga di massa di migranti da Porto Empedocle e da Caltanisetta.
«Entro pochi giorni sarà garantito l’invio nelle acque della Sicilia di una capiente nave-passeggeri da riservare ai migranti». Così in una nota la Presidenza della Regione siciliana a proposito alle rassicurazioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al governatore Nello Musumeci nel corso di un colloquio telefonico. «Al capo del Viminale – rivela il governatore – ho denunciato, ancora una volta, la insostenibile situazione nell’Isola e la preoccupazione dei sindaci e delle comunità locali la cui esasperazione rischia di creare, specie in alcune zone, tensione e allarme sociale. Ho ricevuto precise garanzie sulla presenza di navi-quarantena lungo le coste siciliane e in prossimità dell’isola di Lampedusa, oltre la presenza di contingenti militari da affiancare alle poche e stremate unità delle forze dell’ordine per evitare il ripetersi di fughe dai Centri di accoglienza. Ormai appare chiaro come in Sicilia la questione migranti sia diventata anche una questione di ordine pubblico e di salute che non può più essere sottovalutata».
Nuovo sbarco a Lampedusa, in 726 nell’hotspot– Un barchino con a bordo 16 tunisini, fra cui 9 minorenni, è stato intercettato e bloccato, a largo di Lampedusa (Ag), da una motovedetta della Guardia costiera. I migranti sono stati fatti sbarcare al molo Madonnina perché il molo Favarolo è stracolmo di imbarcazioni tunisine e le motovedette non riescono più ad attraccare agevolmente. Il gruppo, l’ennesimo che approda oggi, è stato portato all’hotspot di contrada Imbriacola dove si è arrivati a 726 presenze a fronte dei 95 posti disponibili.