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Reddito di cittadinanza: condannati per mafia e reati gravi avevano il sussidio. 52 segnalati

FIRENZE – Ben 52 persone condannate per mafia o reati comunque gravi erano beneficiari del reddito di cittadinanza. Sono state segnalate all’Inps dalla Guardia di Finanza di Firenze. Nei confronti dei richiedenti il sussidio e i loro familiari,
saranno avviate le procedure di recupero delle somme percepite. I militari del comando provinciale delle fiamme gialle, nel corso delle attività di monitoraggio, prevenzione e contrasto dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale, hanno esaminato le posizioni economiche dei soggetti condannati o sottoposti a misure cautelari per delitti di elevato impatto sociale, fra i quali quelli relativi al crimine organizzato di stampo mafioso, al traffico di sostanze stupefacenti, rapina e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Gli accertamenti eseguiti dal Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Gdf durante la fase di lockdown
emergenziale sono stati finalizzati a riscontrare i requisiti per ottenere il beneficio reddituale da parte dei soggetti a vario titolo condannati, identificando contestualmente anche le fonti di sostentamento economico. L’elaborazione dei dati, effettuata anche attraverso gli applicativi in uso al corpo, ha portato all’individuazione di numerosi soggetti che, omettendo di indicare nelle domande di richiesta del reddito di cittadinanza la condanna per gravi delitti, per cui è inibito l’accesso alla misura di sostegno economico, hanno indebitamente percepito il beneficio assistenziale.



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