Scuola: Anief contesta graduatorie provinciali supplenze e consiglia ricorsi
ROMA – Anief contro le politiche dell’Azzolina in tema di personale della scuola, e in particolare dei precari: «Le nuove graduatorie provinciali sono una delusione e bisognava assumere i precari storici. I concorsi si devono fare, è giusto che ci sia una selezione. Però non ci si può dimenticare del personale che ha lavorato a tempo determinato, svolgendo un servizio per i cittadini. Come non si possono imporre delle nuove graduatorie sulla base di tabelle di valutazione completamente diverse da quelle che valevano da 13 anni». Questa la posizione del presidente nazionale Marcello Pacifico in vista della scadenza per la presentazione delle domande (e dei ricorsi) fissata per il prossimo 6 agosto. A settembre – fa sapere l’Anief – si supereranno i 250mila contratti annuali a termine, con scadenza 30 giugno o 31 agosto 2021 con, praticamente, un insegnante italiano su tre che sarà precario.
«È la settimana decisiva per inserirsi nelle graduatorie delle supplenze delle attività didattica, sia annuali che a termine, ribattezzate Gps. Sono più di un milione – afferma Pacifico – gli insegnanti che devono presentare la domanda entro il prossimo 6 agosto per inserirsi in prima e in seconda fascia, tuttavia, secondo l’Ufficio legale di Anief, ci sono diverse categorie di esclusi che difficilmente riusciranno ad avere una supplenza. Si consiglia a queste persone di presentare la domanda e contestualmente di ricorrere. In particolare, – spiega Pacifico –per quanto riguarda la prima fascia, ci riferiamo ai laureati con 36 mesi di servizio dal momento che una sentenza del Consigli di Stato ritiene la loro qualifica equiparabile all’abilitazione. La stessa cosa vale per gli Itp, gli insegnanti tecnico-pratici. Ricordiamo, infatti, che esiste una norma transitoria che non è stata rispettata dall’ordinanza e quindi, secondo Anief, hanno anche loro titolo per essere inseriti in prima fascia così come coloro che hanno il diploma di conservatorio o accademia delle Belle arti. Tra gli esclusi vi è poi il personale educativo anche se per contratto è equiparato al personale della scuola per l’infanzia e primaria».
Per quanto riguarda la seconda fascia il presidente dell’Anief sottolinea l’importanza di inserirsi per tutti i laureati senza 24 Cfu visto che la norma transitoria permetteva loro fino al 2022 di inserirsi nelle graduatorie e tale esclusione è del tutto ingiustificata.
Nel dettaglio i ricorsi Anief a cui è possibile aderire riguardano il ripristino della valutazione del punteggio pari a 3 punti, anziché 1, per ogni master/perfezionamento post diploma nelle GPS; l’inserimento nelle GPS dei laureati e dei diplomati ITP che non hanno conseguito i 24 cfu; la valutazione nelle GPS del punteggio per il servizio militare di leva o per il servizio civile prestato non in costanza di nomina; l’inserimento nella seconda fascia delle GPS degli iscritti ai primi due anni dei corsi di Scienze della formazione primaria (possono aderire anche gli iscritti al terzo, quarto e quinto anno di SFP che non hanno conseguito, rispettivamente, almeno 150, 200 o 250 CFU, e quelli fuori corso); l’inserimento nella prima fascia delle GPS anziché nella seconda degli ITP; l’inserimento nelle GPS (seconda fascia) di sostegno dei docenti che hanno prestato i 3 anni di servizio su sostegno in gradi diversi; ripristino della valutazione del punteggio per i titoli artistici nelle GPS; ripristino della preferenza per le supplenze fino a 10 giorni nelle GPS della scuola dell’infanzia e primaria; ripristino della possibilità di essere collocato in coda alle graduatorie d’istituto al secondo rifiuto di proposta di supplenza breve (o proroga) anziché dopo il primo; inserimento nelle GPS (seconda fascia) di sostegno dei docenti che hanno prestato due anni di servizio su sostegno; inserimento nelle GPS della scuola primaria del personale educativo abilitato; inserimento nelle GPS (seconda fascia) della classe di concorso A-14 dei diplomati con titolo d’accesso per la classe A-66.