Migranti: Lamorgese riconosce l’aumento degli sbarchi e annuncia navi e caserme per la quarantena dei positivi
MlLANO – La ministra Lamorgese snocciola i dati sul’immigrazione, cercando di presentare numeri che il governo ritiene positivi, ignorando l’invasione avvenuta dall’inizio del 2020. Infatti, pur riconoscendo l’aumento degli arrivi, la ministra non dà i numeri direttamente, ma vengono fuori i dati del Viminale.
I NUMERI DEGLI SBARCHI – Forte crescita degli arrivi di migranti nell’ultimo anno: sono 21.618 tra l’1 agosto 2019 ed il 31 luglio 2020 contro gli 8.691 del periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019 (+148,7%). Questi i dati diffusi dal Viminale, i minori non accompagnati sbarcati sono stati 2.886(+157,9%). La maggioranza dei migranti sono arrivati con sbarchi autonomi (16.347), mentre quelli soccorsi in area sar italiana sono stati 5.271 (4.066 recuperati da navi ong). Tunisia (8.984) e Libia (8.746) i principali Paesi di partenza. Tunisini(34,3%) e bengalesi (11,9%) i più numerosi tra gli sbarcati.
BOOM DI SBARCHI AUTONOMI – L’aumento degli arrivi di migranti sulle coste italiane registrato dal Viminale nell’ultimo anno è stato determinato da sbarchi autonomi, quindi difficilmente gestibili nel senso di fermarli in mezzo al mare, trattandosi di piccole imbarcazioni e gommoni, afferma la ministra. «Abbiamo avuto fino a 22 sbarchi autonomi in un giorno. I numeri (dell’ultimo anno, ndr) non sono elevatissimi – ha proseguito Lamorgese – sono più alti dell’anno scorso ma vanno contestualizzati, va detto che oggi abbiamo la Tunisia in una grave crisi economica, politica e sociale. Abbiamo visto famiglie intere partire per cercare condizioni di vita migliori in Italia, Paese geograficamente molto vicino alla Tunisia».
Integriamo i numeri forniti, pubblicando il cruscotto statistico del Ministero dell’Interno, aggiornato al 14 agosto, dal quale risulta che gli sbarchi, nel periodo citato del 2020 sono stati 15.406, nel 2019 4.261, nel 2018 19.277. Un aumento stratosferico quindi, sono addirittura quadruplicati gli arrivi dei clandestini.
Ma ha aggiunto: «Il problema maggiore della gestione dei migranti che arrivano sulle coste italiane non sono i numeri degli sbarchi, ma il Covid-19. L’emergenza coronavirus necessita di tutto un sistema di tutele sia per le popolazioni che accolgono i migranti sia per i migranti stessi. Chi arriva viene sottoposto a tampone, se emergono dei positivi c’è la difficoltà di organizzare l’accoglienza ela quarantena. Per cercare di gestire in maniera ordinata un afflusso disordinato, dovuto anche alla quantità di sbarchi autonomi, abbiamo noleggiato due navi dove attualmente si trovano in quarantena i migranti. Un modo, ha detto il ministro, per non gravare sui territori e per far vivere in sicurezza migranti e cittadini. Stiamo anche cercando strutture, per esempio caserme, da poter utilizzare temporaneamente per la quarantena».
RIMPATRI – Sono 4.408 i migranti rimpatriati tra il 1agosto 2019 e 31 luglio 2020, il 35,8% in meno rispetto a quelli rimpatriati nel periodo tra il 1 agosto 2018 e il 31 luglio 2019 (6.862). Sul dato influisce la parziale sospensione delle procedure dirimpatrio dal 31 gennaio al 31 maggio 2020 per l’emergenza Covid-19 che ha consentito il rimpatrio di soli 592 espulsi. Sono i dati contenuti nel dossier Viminale, pubblicato ogni anno in occasione del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sono stati allontanati dal territorio nazionale 23.226 migranti (+32,5%), di cui 6.613 respinti alla frontiera, tra il 1 agosto 2019 e31 luglio 2020. Il dato risente della sospensione temporanea dei collegamenti aerei e marittimi in attuazione delle misure per il contenimento del contagio da Covid-19. Tra il 1 agosto 2018 e il 31 luglio 2019 i migranti allontanati erano stati 17.531 (di cui 9.203 respinti alla frontiera).
RICHIESTE ASILO – Sono 33.984 le richieste di asilo tra il 1agosto 2019 e il 31 luglio 2020 il 6,3% in meno rispetto a quelle relative al periodo tra il 1 agosto 2018 e il 31 luglio 2019. Sono i dati contenuti nel dossier Viminale, pubblicato ogni anno in occasionedel comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare sono 71.695 le domande esaminate, l’11,6% per lo status dirifugiato, l’8,7% per la protezione sussidiaria, lo 0,7% per la protezione speciale, il 53,2% quelle con provvedimento di diniego e il25,8% quelle relative a irreperibili o a rinunce. La diminuzione delledecisioni è stata determinata dalla sospensione, da marzo a giugno 2020, delle audizioni presso i Collegi Territoriali, in attuazione delle misure emergenziali per il contenimento del contagio da Covid-19.
Sono 622 (tra cui 80 donne 35 minori) i richiedenti asilo ricollocati dal 5 settembre 2019 al 31 luglio 2020, il 167% in più rispetto all’anno precedente. Il 61,6% è stato trasferito in Francia, il 20,1% in Germania e il 7% in Portogallo. Glialtri sono stati ricollocati in Irlanda (4,4%), Lussemburgo (2,9%) e Finlandia (0,9%). Nel mese di agosto sono stati effettuati due trasferimenti in Germania per un totale di 106 richiedenti asilo. Sono cosi 728 i ricollocamenti dal 5 settembre 2019. Sono i dati contenuti nel dossier Viminale, pubblicato ogni anno in occasione del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
ACCOGLIENZA – Sono 86.330 i migranti in accoglienza al 31 luglio 2020, il 17% in meno rispetto al 31 luglio 2019. Del totale 949 sono negli hotspot, 61.972 nei centri di accoglienza e 23.409 nei Siproimi. Il 13% si trova in Lombardia, il 10% in Emilia Romagna, il 9% in Piemonte, il 9% nel Lazio e l’8% in Sicilia. Seguono la Campania con il 7%, la Toscana e il Veneto con il 6%, la Puglia con il 5%, la Calabria, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia con il 4%, il Trentino Alto Adige, l’Abruzzo, la Basilicata, l’Umbria con il 2%, il Molise e la Sardegna con l’1% e infine la Valle d’Aosta con lo 0,1%. Sono i dati contenuti nel dossier Viminale, pubblicato ogni anno in occasionedel comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che mette a confronto i dati relativi al periodo compreso tra il 1 agosto 2019 eil 31 luglio 2020 e tra il 1 agosto 2018 e il 31 luglio 2019.
DECRETO IMMIGRAZIONE – «Il decreto Immigrazione verrà esaminato a settembre. Il testo è stato chiuso con la maggioranza e verrà esaminato appena il presidente del Consiglio lo riterrà opportuno, dopo il periodo estivo. Dato che ho sentito che alcuni sindaci sono preoccupati per la futura organizzazione dell’accoglienza – ha precisato Lamorgese – voglio dire che il vecchio sistema Sprar, oggi Siproimi e che noi chiameremo Sai, prevederà che i Comuni se ne facciano carico ma tenendo in considerazione la disponibilità dei sindaci e soprattutto le risorse economiche a disposizione. Servono risorse ingenti, dunque sarà un sistema che entrerà a regime nel tempo, il livello ottimale dell’accoglienza si raggiungerà gradualmente».
TUNISIA – «Lunedì, 17 agosto, andiamo di nuovo a Tunisi per una visita al Presidente della Repubblica tunisino e al Presidente incaricato, insieme al ministro Luigi Di Maio e ai commissari europei Ylva Johansson (Affari Interni, ndr) e Olivér Várhelyi (Vicinato e allargamento, ndr). E un momento importante per noi e un segnale di attenzione per un Paese in difficoltà», ha annunciato Lamorgese.
BERNINI – «In un anno il numero ufficiale dei migranti arrivati in Italia è aumentato del 150%: i dati forniti dal Viminale sono una dichiarazione di fallimento, perché con l’emergenza Covid i controlli non sono stati rafforzati. Anzi: le forze dell’ordine non dispongono ancora di regole d’ingaggio precise, e di fronte a coloro che fuggono dalla quarantena devono limitarsi a ”invitarli a rientrare”. Siamo in una situazione paradossale per cui, mentre si moltiplicano le violenze nei confronti di carabinieri eagenti dentro i Cpr, un poliziotto di Vicenza rischia di essere punitoper aver fatto il proprio lavoro fermando un immigrato che rifiutava di fornire le generalità. Ma col buonismo non si ferma l’immigrazione clandestina e non si tutela la salute pubblica’».
GASPARRI – «La Caporetto dell’immigrazione con la ripresa degli sbarchi in quantità viene celebrata dal governo con due annunci devastanti: più navi e più caserme per la quarantena dei clandestini invece di fermarli in mare e rimandarli indietro; smantellamento delle poche misure utili dei fiacchi e insufficienti decreti sicurezza. Come dire: venite pure qui. Una resa pericolosa e un attentato alla sicurezza e alla salute degli italiani». Lo dichiarail senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
SALVINI – Non poteva mancare il commento di Salvini: «15.406 sbarchi dall’inizio dell’anno a oggi, contro i 4.261 dello stesso periodo di un anno fa: il fallimento di questo governo è nei numeri, mentre il ministro Lamorgese si vanta di aver controllato più di 20 milioni di italiani durante l’emergenza Covid. Pugno duro con i cittadini, inseguimenti e multe per chi va in spiaggia, balla o fa l’aperitivo, carezze e porti aperti per Ong, trafficanti e clandestini. E nessun segnale contro le mafie: con la Lega al governo, a Ferragosto lo Stato si presentava a San Luca in Calabria e a Castel Volturno in Campania. La Lamorgese dice che Milano è sicura: allora perché ha organizzato il Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza in città?».