
Rapine e furti nelle abitazioni: potenziare videosorveglianza e controlli
L’ultima rapina, subita da un’anziana 86enne nella sua villa nella zona di Careggi, ha riproposto il tema della sicurezza e della necessità di aumentare i sistemi, pubblici e privati, di telesorveglianza e di allarme, come è stato sottolineato più volte dagli abitanti, da associazioni professionali e dalla politica.
6 luglio 2020 – Una serata da dimenticare per Franck Ribéry. Il giocatore della Fiorentina, infortunatosi nella sfida col Parma, al rientro dalla città emiliana ha trovato la sua villa di Bagno a Ripoli svaligiata. Lo choc è stato forte, tanto che il calciatore ha addirittura pensato di abbandonare Firenze e la Fiorentina.
31 gennaio 2020 – Tentato furto in una villa a San Domenico di Fiesole. A scoprire la presenza dei ladri il fidanzato della proprietaria dell’abitazione, un 33enne, che entrando nella casa ha trovato la porta della villa socchiusa e all’interno quattro uomini con i volti coperti che stavano rovistando. Vistosi scoperti i quattro hanno minacciato con degli arnesi da scasso il 33enne intimandogli di non gridare o chiedere aiuto. Poi sono fuggiti passando dalla porta e si sono allontanati a bordo di un’auto di grossa cilindrata.
Giugno 2019 – Furti in casa, tentato colpo nella zona del viale dei Colli: i ladri messi in fuga da un residente,
il tentato colpo è avvenuto in via Pietro Tacca, la via dove ha acquistato casa l’ex premier Matteo Renzi.
Tralasciamo altri casi, non è necessario insistere più di tanto. Il problema della sicurezza nelle ville è antico in tutt’Italia. Ricordo che già nel 2007 – 2008 il moltiplicarsi di furti nelle ville venete venne posto all’attenzione del capo della polizia. La situazione venne esaminata nel corso di diversi Comitati regionali per l’ordine e la sicurezza pubblica, le province più colpite Padova e Treviso. L’invio di rinforzi specifici delle Forze di polizia, disposto dal Ministero, e la sorveglianza accresciuta nelle zone più colpite risolsero in parte il problema, con la partecipazione e l’adesione di associazioni di commercianti e industriali, che contribuirono, anche in quell’occasione, a infoltire le telecamere di videosorveglianza e a rafforzare la vigilanza privata.
A Firenze il problema è già all’esame delle Autorità; il prefetto Laura Lega dedica particolare attenzione alle questioni della sicurezza e si sta muovendo anche in questa direzione, confortata dalla grande professionalità dei dirigenti delle Forze dell’ordine, in modo da affrontare concretamente il problema con gli strumenti più efficaci.
Voglio aggiungere un’ultima annotazione, che deriva dall’esperienza quarantennale in molte zone d’Italia, dove problemi simili sono stati affrontati con le armi che abbiamo sopra indicato. Finché non si ripristinerà il potere deterrente della pena, finché i delinquenti, grazie alle nostre leggi e all’applicazione che di queste fa la magistratura, saranno quasi sicuri dell’impunità, tutti gli sforzi saranno quasi vani. Lo abbiamo chiesto più volte noi prefetti, lo hanno chiesto i sindaci, e lo stesso Nardella vi ha fatto riferimento più volte, ma la politica fa orecchi da mercante, preferisce dedicarsi ai problemi dei bonus, a spalancare le porte all’accoglienza di clandestini positivi, a trastullarsi con votazioni su piattaforme dedicate per decidere le sorti delle alleanze nel Paese. Siamo proprio caduti in basso.
