Coronavirus: anche la Cina, dopo la Russia, ha il suo vaccino. L’Italia sta a guardare
ROMA – La Cina ha dato la sua prima approvazione a un possibile vaccino contro il covid-19. Si tratta dell’Ad5-ncov, sviluppato da CanSino Biologics e dall’Istituto di biotecnologia dell’accademia delle Scienze Mediche Militari. il via libera spiana la strada alla possibile produzione di massa in tempi rapidi nel caso di un ritorno della pandemia, ha spiegato precisato la China National Intellectual Property Administration, citata dal network statale Cctv.
L’approvazione, ricevuta l’11 agosto scorso, è stata resa nota soltanto adesso. “La concessione del brevetto ha ulteriormente confermato l’efficacia e la sicurezza del vaccino e ha dimostrato in modo convincente la titolarità dei suoi diritti di proprietà intellettuale (IPR)”, ha affermato CanSino in una dichiarazione inviata al Global Times. Dopo il controverso vaccino russo, anche la Cina deposita il primo vaccino contro il Covid. Il merito va a un gruppo di ricercatori guidato da Chen Wei, dell’Istituto di medicina militare. Il preparato Ad5-nCoV si basa sulla tecnica dell’adenovirus vettore di una versione ricombinata del coronavirus.
Sono state completate le fasi 1 e 2 della sperimentazione, che è iniziata lo scorso marzo. Da allora, il vaccino ha dimostrato di indurre una risposta immunitaria e di non avere effetti tossici. E, tra l’altro, può essere prodotto velocemente su larga scala.
E l’Italia aspetta produzioni nazionali ed europee, che naturalmente convengano alle sinistre. Prima o poi arriverà anche il «vaccino democratico».