Sanatoria migranti: flop definitivo della Bellanova, solo 207.000 regolarizzazioni
ROMA – I numeri definitivi al 15 agosto certificano il flop della sanatoria Bellanova. Dei migranti che hanno fatto richiesta sono state regolarizzate oltre 207mila posizioni Si è conclusa la procedura di regolarizzazione dei rapporti di lavoro avviata lo scorso giugno per agricoltura, lavoro domestico e assistenza alla persona: 207.542 le domande ricevute dal portale del ministero dell’Interno, in prevalenza da colf e badanti (85%).
Si è conclusa con 207.542 domande la procedura di emersione dei rapporti di lavoro prevista dal decreto rilancio (articolo 103 del Dl 34/20). L’85% delle richieste riguarda il lavoro domestico e l’assistenza alla persona, le restanti quelle per l’attività subordinata. Tra queste ultime, secondo i dati definitivi diffusi dal ministero dell’Interno, oltre 29.500 sulle 30.694 totali riguardano l’agricoltura, residuali sono la pesca e altri settori.
La sanatoria, nelle intenzioni del Governo, avrebbe dovuto aiutare proprio la regolarizzazione del lavoro nei campi, invece è stata utilizzata soprattutto dai datori di lavoro di colf e badanti. Le richieste per collaboratori e collaboratrici familiari sono state oltre 122mila, mentre oltre 54mila riguardano e badanti. Per questo settore non mancano alcune curiosità, come il basso numero di richieste per immigrati provenienti da Filippine ed Ecuador (non presenti nelle prime dieci nazionalità), che invece rappresentano una buona parte di lavoratori. La classifica è guidata da Ucraina, seguita da Bangladesh, Pakistan, Georgia e Marocco. Con riferimento al lavoro subordinato, invece, le prime cinque nazionalità dei lavoratori sono Albania, Marocco, India, Pakistan e Bangladesh.
E la Bellanova continuerà a piangere sul latte versato. I braccianti, categoria che stava a cuore alla ministra, non hanno beneficiato se non in minima parte delle braccia aperte della politica renziana, un flop colossale, dopo le aspettative di 600.000 regolarizzazioni nel settore.