Greve in Chianti: vacanze, boom di presenze degli italiani
GREVE IN CHIANTI (Fi) – In una delle estati più difficili degli ultimi 50 anni, dopo mesi di inattività e lockdown i cui effetti hanno investito tutti i settori economici delle terre del gallo nero, è stata l’Italia stessa a far ripartire il Chianti, a sceglierla come meta di relax e buon vivere nella pausa vacanziera. Gli italiani che hanno deciso di restare entro i confini dello stivale hanno puntato su Greve in Chianti come destinazione en plein air da fruire in pieno stile made in Italy.
Ancora una volta il trend è determinato dall’appeal ambientale: è il territorio a far innamorare i turisti, seppur con le limitazioni anticovid e le misure imposte dal governo per la gestione e il contenimento della crisi epidemiologica. “Il territorio – dichiara l’assessore al Turismo, Lorenzo Lotti – la sinergia tra amministrazione comunale, centro commerciale naturale e associazioni locali ci hanno permesso di affrontare il dopo covid con slancio e positività: abbiamo messo in piedi una stagione culturale che, semplificata e ridotta, nel rispetto dei protocolli e delle azioni anticontagio, ha saputo costruire un’offerta culturale che riflette la personalità del nostro territorio, in bilico tra musica, teatro e cabaret, appassionata di tradizioni enogastronomiche, solidale e profondamente legata all’identità slow”.
“Tra le mete preferite dai turisti italiani e stranieri – aggiunge il sindaco Paolo Sottani – spiccano quelle che sono considerate le tre perle del nostro territorio il borgo di Montefioralle e il percorso Slow Road, Panzano in Chianti e la piazza di Greve in Chianti, un luogo di bellezza straordinaria che è insieme punto di partenza e punto arrivo come testimonia la statua del navigatore Giovanni da Verrazzano che si staglia appunto nel cuore di Greve”.