Pugilato: è morto Sandro Mazzinghi, memorabili le sfide con Nino Benvenuti
ROMA – E’ morto oggi all’ospedale Lotti di Pontedera, dov’era ricoverato da alcuni giorni, l’ex campione del mondo di pugilato Sandro Mazzinghi. Ne dà notizia la famiglia, precisando che la salma dell’ex iridato dei superwelter verrà ora esposta nel Santuario del Santissimo Crocefisso di Pontedera, mentre i funerali ci saranno lunedì prossimo, sempre a Pontedera. Mazzinghi, la cui rivalità con Nino Benvenuti negli anni ’60 fece epoca, avrebbe compiuto 82 anni il prossimo 3 ottobre.
Da una decina di giorni il grande campione era ricoverato in ospedale a Pontedera (Pisa) per una ischemia ma poi, si apprende da fonti della famiglia, ne sono seguite altre che ne hanno aggravato le condizioni fino a causarne la morte.
«Diamo il triste annuncio della scomparsa – scrivono i familiari nella pagina ufficiale dell’ex campione su Facebook, la moglie Marisa e i figli David e Simone -. Tutti sapete quanto amore aveva per il prossimo e per l’onestà che ha sempre avuto nei confronti di tutti …per noi oggi è un giorno triste ma non possiamo che andare orgogliosi per l’uomo, l’atleta, il Campione e il padre che stato……Ciao Babbo non ti dimenticheremo mai resterai sempre con noi e con tutti quelli che ti hanno voluto bene»
Il mondo dello sport e del pugilato in particolare, piange la scomparsa di Alessandro Mazzinghi, uno dei piu’ grandi pugili italiani della storia. «Ciao Alessandro…CiaoCampione…Grazie per tutto quello che hai dato e fatto per la nobile arte Tricolore e mondiale. Resterai per sempre nei nostri cuori. Cio’ che facciamo in vita riecheggia nell’eternità», ha scritto su Twitter la Federazione Pugilistica Italiana. Mazzinghi fu campione del mondo dei pesi medi junior (1963-1965 e 1968-1969) e d’Europa della stessa categoria (1966-1968).
«Buon viaggio Sandro. La tua città ti saluta e abbraccia, un’ultima volta. Per Pontedera continuerai a essere il suo Campione. Per tutti noi resterai esempio di umanita’, coraggio e determinazione. La tua storia e’la nostra storia, dai tempi eroici come uomo e simbolo della rinascita, fino al tuo incoraggiamento durante la pandemia», ha scritto su Facebook il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi.