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Italia-Bosnia a Firenze (venerdì, 20,45, Rai1): occasione d’oro per Chiesa. Formazioni

A Nizza Chiesa
Chiesa in azione in azzurro

FIRENZE – Il Franchi, tristemente vuoto per l’emergenza coronavirus, potrebbe ospitare, venerdì sera 4 settembre (ore 20,45, diretta su Rai1), una delle ultime partite della Nazionale prima di quella ristrutturazione data per quasi certa, dopo l’emendamento che permette di rifare quasi completamente gli impianti-monumento. Con la possibilità di estrarre pezzi unici, come le scale elicoidali disegnate 90 anni fa dall’architetto Pier Luigi Nervi. Ecco, in questo stadio vicino alla semidemolizione (Rocco Commisso arriverà fra qualche settimana dall’America e imporrà al comune di Firenze tempi certi), l’Italia di Roberto mancini torna a giocare, dopo 300 giorni di stop, contro la Bosnia-Erzegovina nella gara inaugurale della seconda edizione della Nations League. I due team, che fanno parte del Gruppo 1 della Lega A con Polonia e Olanda, sono al quarto scontro della loro storia e ad oggi il bilancio è a favore degli azzurri che si sono imposti per due volte nel 2019, perdendo solo il primo scontro diretto nel 1996.

CHIESA – L’Italia non scende in campo dallo scorso 18 novembre, ovvero da quando chiuse il suo percorso di qualificazione ai Campionati Europei con un netto 9-1 inflitto all’Armenia. Mancini non ha parlato apertamente di formazione, ma le sue intenzioni appaiono chiare: Florenzi, Bonucci, Chiellini ed Emerson davanti a Donnarumma; Barella, Jorginho e Zaniolo a metà campo, e davanti il tridente con Chiesa (Bernardeschi è kappao per infortunio), Belotti (preferito a Immobile e molto ambito dalla Fiorentina) e Insigne. Per Chiesa si tratta di un’occasione ghiotta: non solo per garantirsi il posto in maglia azzurra anche per le prossime partite, ma anche per mettersi in vetrina e far vedere che la sua quotazione (60 milioni minimo) è cosa vera e non un capriccio di Commisso. Squadre interessate a lui pare ci siano, la Juventus sempre in primis, ma nessuna offerta è arrivata finora alla Fiorentina. Chiesa mostri quello che sa fare, trascini la Nazionale, magari trovi anche il modo di far gol, e uscirà dallo stallo. E’ anche questo un modo per interpretare questa partita degli azzurri che, senza pubblico, stringe il cuore come tutte le partite del finale di campionato di serie A. E vi assicuro che dal vivo, le partite senza pubblico sono ancora più tristi rispetto a quelle viste in tv. Vi chiederete: perchè ci vai? La risposta è la solita, da 50 anni: il cronista dev’essere lì, in prima fila, per osservare e riferire. Soprattutto quello che le telecanmere non inquadrano.

MANCINI – Il ct, Roberto Mancini, capace di dare nuova spinta a una Nazionale demoralizzata e derisa dopo l’eliminazione dalla fase finale del Mondiale 2018, usa parole di buon senso: «La speranza è ripartire come abbiamo
finito 10 mesi fa e che i tifosi continui a seguirci. Finora la nostra Nazionale ha fatto bene ma ha ancora margini di miglioramento sotto tutti i punti di vista, tecnico e tattico, e ogni giorno lavoriamo per crescere. La Nations League è una competizione cui teniamo molto. Da quando abbiamo preso la squadra abbiamo recuperato 12 posizioni nel ranking, dobbiamo restare fra le prime 10 per evitare rischi nella compilazione dei gironi per il Mondiale. La Nations
League è importante anche perché la prossima fase finale si disputerà in Italia». La mancanza di pubblico? «Sicuramente proverò un po’ di tristezza. Mi è già capitato qualche volta quando c’erano delle squalifiche, però una volta
ogni tanto. Giocare con continuità negli stadi vuoti non è piacevole». L’ultima partita degli azzurri fu un trionfo facile: 9-1 alla smarrita Armenia. Alla Bosnia mancherà Pjanic. Ma a far paura ci penserà Dzeko. A marcarlo ci dovrà pensare un suo amico: Florenzi. Che promette scarpate e pacche sulle spalle. Chiesa, come detto, dovrà spingere l’Italia: e magari Belotti. Che potrebbe arrivare a Firenze (se Cairo decidesse di cederlo) proprio nel momento in cui Federico sarebbe pronto a far le valige.

Probabili formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Zaniolo; Chiesa, Belotti, Insigne.

Bosnia (4-3-3): Sehic; Civic, Kovacevic, Bicakcic, Kolasinac; Besic, Sabanadzovic, Cimirot; Visca, Dzeko, Duljevic.

Arbitro: Tasos Sidiropoulos (Grecia)


Bennucci

Sandro Bennucci

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