Iachini: «Le voci di mercato hanno pesato sulla sconfitta». Commisso molto arrabbiato

FIRENZE – Si fa attendere Beppe Iachini, che parla ai giornalisti, dal display del Franchi. Con domande fatte arrivare via whatsapp. La prima riguarda l’eventuale danno provocato dal mercato sulla suadra, se ha pesato sulla sconfitta. La risposta: «Le voci di mercato hanno pesato sicuramente, perchè abbiamo commesso alcuni errori incomprensibili. Non mi piace cercare alibi, ma spero che finiscano alla svelta le voci di mercato. Amrabat fuori ruolo? Quando gioca con Chiesa, Castrovilli e due punte, significa che vuoi fare calcio di un certo tipo. Cambiare modulo significa fare un passo indietro». Non fa autocritica, Beppe Iachini. Ammette solo: «Non è da noi prendere gol in maniera ingenua. Dobbiamo trovare soluzioni migliori, anche a livello tattico». Tutto qui. Non è molto. Si sussurra di un Rocco Commisso molto arrabbiato. E si accenna a un mercato della Fiorentina incandescente, da qui a lunedì sera. Ma è ovvio che Iachini dovrà fare in modo che partite come quella di stasera, abbastanza simile alla clamorosa sconfitta casalinga con il Sassuolo del campionato scorso, non debbono ripetersi. La sua panchina, dopo due partite perse su tre giocate, può cominciare a traballare.

RANIERI – Claudio Ranieriè al settimo cielo per la prima vittoria dopo due sconfitte consecutive: «Prova di orgoglio, di determinazione, una Samp come del dopo covid. Ho visto una squadra combattiva che ha fatto davvero una bella partita. Dico bravi a tutti i miei ragazzi. E’ vero che la Fiorentina è stata brava a girar palla ma non è detto che chi fa più gioco vinca. Fra l’altro, prima del rigore di Quagliarella, avevamo segnato. Sempre con Quagliarella. Non capisco perchè l’arbitro l’abbia annullato. Poteva andare al Var a rivedersi l’azione». Poi le domande vanno sul mercato. E Ranieri taglia corto: «E’ un mercato troppo lungo, che danneggia soprattutto noi allenatori. Non capisco perchè non lo chiudano quando le squadre vanno in ritiro. Problemi di burocrazia? C’è burocrazia anche nel nostro calcio? Provino a cambiare e a farci lavorare meglio».