Skip to main content

Migranti, Vicofaro: gli ospiti di Don Biancalani redistribuiti, anche a Firenze

Don Biancalani con i migranti accolti in parrocchia

FIRENZE – Dal giornale La Nazione riprendiamo una notizia che farà esultare i fiorentini. Come se non bastassero le migliaia di clandestini ripartiti in tutt’Italia dal ministro Lamorgese, adesso ci arrivano sul gobbo anche una parte di quelli ospitati a Vicofaro. Saranno ripartiti in tutto il territorio regionale a partire dai comuni di Prato e Firenze. E’ questo in sostanza il frutto della convenzione che sarà firmata martedì prossimo in Regione da Enrico Rossi, uno degli ultimi atti prima di lasciare il timone al neopresidente Eugenio Giani.

Ad annunciare l’accordo raggiunto dopo il vertice che si è tenuto a Firenze con la Curia di Pistoia, la Prefettura, il questore, il sindaco Alessandro Tomasi, l’Asl e il presidente Rossi è don Massimo Biancalani rimasto visibilmente soddisfatto dai risultati dell’incontro. «In pratica l’esperienza Vicofaro, riconosciuta anche dall’amministrazione comunale e di questo sono stato piacevolmente sorpreso verrà estesa a tutta la regione con il collocamento degli ospiti delle due chiese di mia competenza in locali che saranno resi disponibili dalle diocesi di Prato e Firenze, per partire, di concerto con enti come la Caritas».

Don Massimo spiega che a seguito dell’emergenza Covid e dell’ordinanza dell’AsI il ricollocamento dei 150 migranti che vivono nelle due chiese di competenza della parrocchia non è più rinviabile.

«Vicofaro diventa di fatto un progetto regionale perchè ospitiamo ragazzi che non sono solo di Pistoia. Abbiamo ragazzi che vengono da Prato, Firenze e da varie parti di Italia. L’accordo che andremo a firmare in sostanza si snoda su tre punti fondamentali – aggiunge il parroco – II primo punto consiste nell’individuazione di alcune dislocazioni per ospitare i migranti con la collaborazione della Curia di Pistoia, quella di Prato e credo anche quella di Firenze, ma ripeto uso sempre il condizionale. In linea con la politica sull’immigrazione della Toscana verranno individuate piccole realtà e non grandi centri, pagando persino un affitto, anche perché molti di loro lavorano».

Una volta individuati i luoghi sarà Vicofaro ad occuparsi dell’inserimento dei ragazzi, una sorta di regia che partirà proprio dall’esperienza pistoiese. «Vicofaro si ridimensiona – sottolinea – Noi volevamo essere quello che oggi prospetta Enrico Rossi, un ospedale da campo dove accogliere inizialmente per poi ricollocare i migranti in luoghi idonei». In tal modo Don Biancalani manterrà rapporti con i suoi migranti.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741