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Agrigento: rivolta di clandestini in quarantena, feriscono poliziotti e fuggono

Polizia all’esterno di hotspot
ANSA/CARMELO IMBESI

AGRIGENTO – Subito ringalluzziti dall’eliminazione dei decreti sicuirezza e sicuri dell’impunità garanbtita dal governo giallorosso e dalla magistratura siciliana, che persegue solo Salvini e le Forze dell’ordine, i clandestini in quarantena spadroneggiano, si ribellano e feriscono le Forze dell’ordine. Cittadini e amministratori protestano, poliziotti sono vittime deiclandestini, Lamorgese, Conte e Mattarella fanno finta di nulla, Papa Francesco benedice i migranti. Non mi sembra un Paese normale.

«Questa notte si e’ verificata l’ennesima rivolta di migranti, ad Agrigento, dove gli ospiti del centro di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mose’ hanno appiccato un incendio, aggredito i poliziotti con un lancio di oggetti di ogni genere ferendone tre, prima di allontanarsi nonostante fossero in quarantena». Lo rende noto Valter Mazzetti, segretario generale della Federazione sindacale della Polizia di Stato. E’accaduto ad Agrigento, presso il centro di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mose’. “Circa 65 ospiti, per lo piu’ tunisini – spiega -, hanno dato vita a una rivolta, lanciando contro le forze dell’ordine estintori,reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre ealtri oggetti di ogni genere. E’ divampato anche un incendio dopoche i migranti hanno dato fuoco ai materassi tentando di lanciarliaddosso ai poliziotti. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dalcentro dove erano sottoposti alla quarantena. Feriti 3 agenti del Reparto mobile di Palermo”.

“Queste vicende – sottolinea Mazzetti – si verificano con unafrequenza allarmante, ma invece sono ormai vissute come fosseronormali, e questo e’ inaccettabile. La situazione attuale in tantezone del territorio italiano dovrebbe costringere a rivederecompletamente i sistemi di sorveglianza in queste strutture chesono bombe ad orologeria sul piano anzitutto sanitario consideratal’emergenza coronavirus, ma anche sociale e dell’ordine esicurezza pubblica. Cio’ che piu’ ci preme e’ l’apparente assoluta indifferenza per le condizioni di lavoro in cui operano le forze dell’ordine in questo settore, abbandonate completamente a rischi elevatissimi senza che si riesca a nascondere che la problematica della gestione dei migranti, aggravata enormemente dall’emergenza Covid 19, viene scaricata totalmente sulle loro spalle. La politica dell’immigrazione compete a chi ci governa, ma non e’ ammissibile fingere di poterla sostenere a prezzo della salute degli operatori in divisa”.”Praticamente ovunque, in queste strutture – conclude Mazzetti – i migranti rifiutano di rimanere in quarantena. Le rivolte e le fughe di massa sono continue, e noi non siamo numericamente in grado di affrontarle, ne’ abbiamo protocolli chiari in tal senso. Rischiamo sistematicamente il massacro, mentre vengono commessi reati gravissimi”. Che non vengono adeguatamente puniti dalla magistratura, aggiungaimo noi, almeno finora.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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