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Papa Bergoglio

Coronavirus: precauzioni in Vaticano, annullata udienza papale, ma Bergoglio non usa mascherina e non rispetta distanze

Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio

ROMA – Anche la Chiesa si preoccupa dell’avanzata dei contagi e di un possibile ritorno al periodo del lockdown, quando anche le Chiese furono costrette a chiudere le porte a celebrazioni, funzioni, messe, matrimoni e funerali. E qualcuno, nell’ambito dei vescovi e della cei, leggendo i propositi del governo comincia a farsi qualche domanda. ne parla chiaramente il Messaggero in un articolo di oggi a firma Franca Giansoldati.

L’unico commento che filtra riguarda il segretario dei vescovi, Stefano Russo: «E’ in costante contatto con il governo e con il Comitato Scientifico per seguire con attenzione l’evoluzione della pandemia». Si capisce cioé che anche i vescovi potrebbero essere chiamati a far fronte ad eventuali misure restrittive. Se dovessero aumentare ancora i contagi riportando la situazione nazionale alla primavera scorsa, la Cei, come per il passato, risponderà in modo responsabile a tutela dell’interesse nazionale e del bene comune.

Ci si preoccupa però dei possibili, già sperimentati, effetti collaterali del Covid sulla disaffezione dei fedeli. Il post lockdown, già nei mesi successivi alla ripresa delle celebrazioni religiose, ha evidenziato un calo dei fedeli un po’ ovunque, in Italia come all’estero. Alcune settimane fa il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi ne ha parlato apertamente. «Il lungo digiuno eucaristico dovuto al lockdown ha fatto perdere l’abitudine della messa domenicale» ha detto via streaming a un convegno organizzato dagli episcopati europei. L’impossibilità di andare a messa ha segnato le abitudini e ora recuperare è difficile. Dello stesso avviso Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia. «Dobbiamo riconoscere che è cresciuta la disaffezione alla messa, gesto fondamentale della fede, e rischiamo d’essere un popolo sempre più disperso». E evidente che un altro lockdown sarebbe una ulteriore batosta.

Anche il Vaticano ha preso provvedimenti, a tutela della salute di Sua Santità- Ieri l’annullamento improvviso di una udienza ai soci della Confartigianato nell’Aula Paolo VI. La modifica è stata comunicata con una lettera in cui si legge che la decisione di far saltare l’appuntamento è stata «sofferta, sia perché sarebbe stata una grande festa per tutti, ma ancora di più perché il motivo e’ chiaramente legato alla tragedia della pandemia, che proprio in queste settimane sta vivendo una nuova crescita e proprio in questi giorni il Governo ha in corso l’emanazione di ulteriori provvedimenti restrittivi».

Nei giorni scorsi si è visto che nonostante i controlli da parte del personale vaticano, alle udienze papali è impossibile far mantenere ai fedeli le distanze sociali. Una volta che il Papa si avvicina alle transenne o si sposta in Aula la gente si accalca spontaneamente per riprenderlo con il telefonino e per cercare di vederlo da vicino. Con il risultato disastroso di mucchi di persone appiccicate e noncuranti dei pericoli per i contagi.

Francesco sembra però non dare troppo peso ai rischi della pandemia visto che continua a non usare la mascherina e, soprattutto, continua a dare la mano a chiunque incontri senza rispettare la regole di sicurezza. Ma nessuno osa intervenire, le reprimende vanno bene solo per Salvini o per Trump.

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