Nuovo Dpcm: anticipazioni del governo nella cabina di regia con le Regioni. Obblighi diventano forti raccomandazioni
ROMA- Forte raccomandazione all’uso di mascherine anche in casa, in presenza di non conviventi; chiusura dei locali per le 24; feste in casa sconsigliate se i partecipanti superano le 6 unità; tetto di 30 persone per le cerimonie civili e religiose. Sono alcune delle misure proposte dal governo nel corso della cabina di regia con le regioni convocata a Palazzo Chigi per fare il punto sul prossimo Dpcm anti-Covid. Presenti il premier Giuseppe Conte, il ministro della Salute Roberto Speranza e quello per gli Affari Regionali Francesco Boccia: collegati in video i rappresentanti di regioni ed enti locali.
«Nel Dpcm andremo a inserire la previsione delle mascherine all’aperto che abbiamo già messo in termini generali nel decreto legge. Mentre però è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi», ha spiegato Conte.
Nessuna norma vincolante quindi, ma il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina.
Per quanto riguarda la scuola, il governo ha proposto uno stop ai viaggi di istruzione. Diverse regioni hanno chiesto all’esecutivo il ritorno alla didattica a distanza per le superiori, come spiegato dal governatore della Liguria Giovanni Toti al termine dell’incontro.
Si va verso una conferma dello stop agli sport di contatto a livello amatoriale. La partecipazione del pubblico agli
eventi sportivi all’aperto resterà limitata a mille persone, mentre nei palazzetti la capienza consentita sale al 15%.
Confermata anche la stretta alla movida. L’esecutivo è infatti orientato a predisporre la chiusura dei locali per le 24. Si pensa anche a un divieto di sosta e consumazione all’esterno dei locali dopo le 21, fatto salvo il servizio al tavolo.
Nel caso delle cerimonie civili e religiose, il governo intende fissare a 30 il numero massimo di partecipanti. Giro di vite anche per i party privati: il Dpcm potrebbe contenere una forte raccomandazione a non organizzare feste in casa qualora il numero di partecipanti dovesse superare le 6 unità. Via libera, infine, alla quarantena di 10 giorni e al tampone unico.
AGGIORNAMENTO ORE 2,36 del 13 ottobre: A quanto si apprende da fonti di governo, il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm sulle misure per fronteggiare l’emergenza da covid-19. Forte raccomandazione all’uso dimascherine anche in casa, in presenza di non conviventi; chiusura dei locali a mezzanotte; feste nelle abitazioni private sconsigliate se i partecipanti superano le 6 unità. Sono alcune delle misure contenute nel nuovo provvedimento che ha visto la luce in nottata dopo il confronto con i rappresentanti di regioni ed enti locali. Sospese le gite scolastiche e disposto lo stop agli sport di contatto a livello amatoriale. Confermata anche la stretta alla movida: la chiusura dei locali è fissata per le 24 con il divieto di sosta e consumazione all’esterno dei locali dopo le 21, fatto salvo il servizio al tavolo. Sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto, fatte salve quelle conseguenti alle cerimonie civili o religiose, che possono svolgersi con la presenza massima di 30 persone. La partecipazione agli eventi sportivi è fissata nel 15% della capienza di stadi e palazzetti, con il limite massimo di 1000 spettatori per gli eventi all’aperto e 200 per quelli al chiuso. Stesso tetto massimo, 1000 all’aperto e 200 al chiuso, per gli spettacoli teatrali, cinema e concerti. Previsto un alleggerimento della quarantena, che passa da 14 a 10 giorni, e il via libera al tampone unico.