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Pensioni: incontro governo sindacati, restano i problemi principali

Nunzia Catalfo ANSA//FILIPPO ATTILI/CHIGI PALACE

Continua l’incontro-scontro fra governo e sindacati, alcuni temi, quelli più semplici, sono in via di soluzione, ma restano i problemi più complessi, legati a come procedere dopo la fine di Quota 100 e come permettere uscita dal lavoro a determinate categorie di lavoratori, in particolare i lavoratori precoci, gli esodati e l’accesso all’isopensione.

Proroga dell’Ape sociale e di Opzione Donna per il 2021; avvio del part time verticale per l’accesso alla pensione; ampliamento del contratto di espansione; semestre di assenso per l’accesso alla previdenza complementare. Sono questi, a quanto riferiscono i sindacati, i temi che sicuramente saranno inseriti nel ddl di bilancio come spiegato dal ministero del Lavoro nel corso del round tecnico con Cgil, Cisl e Uil. Al momento mancherebbe l’estensione della 14esima alle pensioni in essere fino a 1.500 euro mese così come ancora non si sarebbe chiarita, come detto, la partita sui lavoratori precoci, gli esodati e quella relativa all’isopensione. Al momento, nonostante nella convocazione dell’incontro si fosse parlato di ‘impegni improrogabili, si è collegata da remoto anche il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e il sottosegretario Francesca Puglisi.

Ancora da definire anche la partita relativa alla pensione anticipata con almeno 41 anni di contributi per i lavoratori fragili. Da parte del Ministro, infatti, riferiscono i sindacati, c’è stato solo l’impegno ad approfondire la questione con il Mef. Ma l’impegno più importante, è quello assunto dal governo relativamente allo studio su come sterilizzare gli effetti negativi alla luce della riduzione del Pil sul montante contributivo delle pensioni. Quanto all’isopensione il ministero del Lavoro sembrerebbe orientato a confermare ma solo per il 2021 lo scivolo previsto di 7 anni in attesa della maturazione del diritto alla pensione (tornerebbe a 4 anni dal 2022) oltre a studiare la possibilità di includere la Naspi sia nell’isopensione che nel contratto di espansione.

«E’ stato un incontro positivo, ma rimangono alcuni temi, per noi decisivi, ancora aperti». Così Domenico Proietti, segretario confederale Uil, commenta l’incontro. «Il Ministro si è detto disponibile a prorogare l’Ape sociale, con l’inserimento dei lavoratori fragili e inabili alla mansione, e Opzione donna; ad equiparare il part time verticale a quello orizzontale ai fini previdenziali; a rendere esigibile il Fondo esattoriali ; a semplificare il contratto di espansione per le aziende fino a 500 dipendenti e a prevedere un nuovo semestre di silenzio-assenso per i fondi pensione. Sull”Ape sociale l’esigenza è quella di varare misure che rivedano i codici Istat, i quali precludono l’accesso a molti lavoratori che, per tipologia di mansione ne avrebbero diritto, e che riducano il requisito contributivo richiesto per settori particolari come gli edili, gli agricoli ed i marittimi nei quali i limiti richiesti diventano escludenti. Occorre poi mettere la parola fine alla vicenda degli esodati rispondendo alle attese dei lavoratori interessati.»

Per la Uil è necessario un intervento sulle pensioni in essere fortemente penalizzate in questi anni, attraverso l’estensione della 14esima per gli importi fino a 1.500 euro, conclude.

Come si può notare si naviga ancora a vista e le decisioni che verranno prese saranno senza dubbio dettate dalle imposizioni di Bruxelles, checché ne dicano Conte, Gentiloni, Gualtieri e gli altri politici giallorossi interessati.


Ezzelino da Montepulico


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