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Manovra, via libera del Cdm: stop alle cartelle esattoriali, fondo Covid da 4 miliardi per le attività colpite

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Roberto Gualtieri, ministro dell’economia ANSA/FABIO FRUSTACI

ROMA – E’ finito, dopo circa tre ore, poco prima delle 4 di stamani 18 ottobre, il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera salvo intese alla Legge di bilancio e a un decreto sulle cartelle esattoriali legato alla Manovra. La manovra approvata conferma 5,7 miliardi per rinnovare nel 2021 la decontribuzione al Sud e stanzia 1 miliardo per il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. In arrivo un ‘fondo Covid’ da 4 miliardi, per il sostegno dei settori più colpiti dall’epidemia.

Stop fino alla fine dell’anno dell’invio di nuove cartelle esattoriali. E’ una delle misure inserite nel decreto sulla riscossione, secondo quanto si apprende da fonti di Governo: con il provvedimento quindi si bloccherà fino al 2021 anche la ripresa delle attività di notifica, che l’Agenzia della riscossione si preparava a riattivare da lunedì dopo la scadenza della moratoria lo scorso 15 ottobre.
Proroga della sospensione dei pagamenti delle cartelle già ricevute fino alla fine dell’anno e analogo stop per i pignoramenti di stipendi e pensioni in corso, sempre fino al 31 dicembre.

Ecco le principali misure approvate:

DL BILANCIO 2021 E DOCUMENTO PROGRAMMATICO:Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (disegno di legge) Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Il provvedimento trovala sua traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2021 che viene quindi trasmesso alla Commissione europea. Il disegno di legge prevede una significativa espansione fiscale e contiene importanti provvedimenti che rappresentano la prosecuzione delle misure intraprese sinora per proteggere la salute dei cittadini e garantire la sicurezza e la stabilità economica del Paese. Allo stesso tempo, vengono messe in campo le risorse necessarieper garantire il rilancio del sistema economico, attraverso interventisu fisco, investimenti, occupazione, scuola, università e cultura. Di seguito, i punti principali del provvedimento:

SANITÀ: vengono stanziati circa 4 miliardi di euro. Le diverse misure riguardano in particolare il sostegno del personale medico e infermieristico, fra queste la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale e il sostegno delle indennità contrattuali per queste categorie, e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze correlate all’emergenza

COVID-19: Viene inoltre aumentata di un miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.

FAMIGLIE: viene finanziata a partire da luglio 2021 una grande riformaper le famiglie, con l’introduzione dell’assegno unico che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti. Viene inoltre prolungatala durata del congedo di paternità.

MEZZOGIORNO: viene portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Sud con uno stanziamento di 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelleRegioni del Meridione.

CUNEO FISCALE: con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi, viene portato a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro. RIFORMA FISCALE: vengono stanziati 8 miliardi di euro annui a regime per la riforma fiscale, che comprende l’assegno unico, ai quali si aggiungeranno le risorse derivanti dalle maggiori entrate fiscali che confluiranno nell’apposito fondo “per la fedeltà fiscale”. GIOVANI: vengono azzerati per tre anni i contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale.

SOSTEGNO ALL’ECONOMIA: viene istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza COVID. Viene prorogata la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE. Viene fornito un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamentodi 1,5 miliardi di euro. Vengono prorogate le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

LAVORO E PREVIDENZA: vengono finanziate ulteriori settimane di Cig COVID, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. Vengono prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna. TRASPORTI PUBBLICI: con fondi aggiuntivi da utilizzare nei primi mesi del 2021, vengono incrementate le risorse per il trasporto pubblico locale, in particolare modo quello scolastico.

SCUOLA, UNIVERSITÀ, CULTURA: viene finanziata con 1,2 miliardi di euro a regime l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studioe sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca. Vengono inoltre destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.

PROROGA SCADENZE FISCALI: Disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale (decreto-legge) Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale. Viene disposta la proroga fino al 31 dicembre2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle dipagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione. Allo stesso tempo, si proroga al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5. Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, è inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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