Siculiana, migranti: altro agente ferito da clandestini in fuga. Sindacati di polizia, adesso basta
ROMA – Mentre il governo vezzeggia i clandestini e spalanca le porte anche a chi potrebbe causare ulteriori contagi, gli sgraditi e violenti ospiti continuano non solo ad impegnare, ma soprattutto a usare violenza nei confronti delle Forze di Polizia che sorvegliano centri d’accoglienza e di quarantena.
Un ulteriore assalto ai poliziotti è stato operato dai clandestini ospitati nel centro di Siculiana, che hanno ferito un agente nel tentativo di fuggire, nonostante la quarantena; il fatto è fortemente stigmatizzato dal sindacato Fsp: «Massima solidarietà al collega rimasto ferito dopo l’ennesima aggressione, oggi, da parte dei migranti ospitati a Villa Sikania, ad Agrigento. Due ieri sera, sei questa mattina, che dovrebbero essere ristretti in quarantena, si sonoallontanati dalla struttura. Si è perso il conto delle rivolte nei centri per immigrati che sono dei colabrodo, e si è perso il conto deiferiti. Prima o poi ci scapperà il morto fra i colleghi, e sarà piena responsabilità di chi non interviene per cambiare le regole assurde della sorveglianza in questi luoghi dove, in questo periodo di emergenza sanitaria, operiamo in un limbo normativo e operativo che non ci consente di agire per fermare chi vuole allontanarsi».
Lo dichiara Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo che una quindicina di migranti si sono scagliati contro i poliziotti di turno in servizio di vigilanza, davanti al cancello del centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana ad Agrigento. Uno dei migranti, in particolare, avrebbe aggredito un ispettore rimasto ferito alla fronte e portato al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio. «Siamo là solo a prendere le botte, a essere travolti – continua Mazzetti – e, se i migranti disperati lo decidono,a finire al centro della loro rabbia. Ci chiediamo come sia possibile a Roma continuare a fingere che tutto questo non stia accadendo. Ci sono in Italia centri non adatti all’emergenza sanitaria, da cui si sono allontanati migranti in quarantena e persino migranti positivi. Noi siamo in giro intere giornate a cercarli e tentare di riprenderli,intanto rischiamo contagi insieme ai cittadini che però devono essere molto ligi, altrimenti passano i guai. La solita assurda ipocrisia».
In attesa delle solite attestazioni di solidarietà di prammatica da parte del ministro, i poliziotti debbono sopportare le violenze dei clandestini fatti arrivare a migliaia dal governo giallorosso. Siamo in Italia.