Presidente Conte, contributi subito alle imprese altrimenti siamo distrutti. Stavolta niente alibi
Le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 causeranno un’ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie. L’ennesimo colpo per commercio, turismo e somministrazione, che potrebbe causare la chiusura di altre 20mila attività, portando da 90 a 110mila le cessazioni di impresa previste quest’anno; In particolare per la ristorazione, bar e pubblici esercizi è un colpo mortale, un colpo per centinaia di migliaia di imprese, ad alcuni milioni di lavoratori, alla fiducia del paese.
Questa volta, presidente Conte, non ci sono alibi. Conosciamo gli effetti devastanti del lockdown sulla platea delle attività che saranno chiuse totalmente o parzialmente per decreto: i 70 giorni di chiusura delle attività del commercio, turismo e servizi della nostra Regione sono costati -1,3 mld di fatturati e un altro colpo, le nostre imprese, non la reggeranno. Sono necessarie scelte non dettate solo dall’emergenza o dall’onda emotiva di queste ore, ad esempio su trasporti, scuola ed economia, ma equilibrate e mirate ad evitare un tracollo economico e sociale, mantenendo sotto controllo il sistema sanitario, perché la tutela sanitaria di ogni cittadino è la priorità, ma coniugarla con scelte che non distruggano l’economia è la vera sfida.
Come Confesercenti, abbiamo chiesto e chiederemo con forza e in tutte le sedi possibili, che per tutte queste imprese, entro poche ore, arrivino veri e proporzionati contributi di ristoro e dopo, solo dopo, i divieti . Questa volta, per le imprese del commercio, turismo e servizi, già pesantemente provate da mesi difficilissimi, non ci può essere altra versione accettabile: per noi , per in nostri dipendenti, per le nostre famiglie, per le nostre imprese.