Firenze: Stazione Santa Maria Novella compie 85 anni
FIRENZE – La stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, come la conosciamo oggi, fu inaugurata ottantacinque anni fa, con la presenza del re Vittorio Emanuele III. In quel sito sorgeva già dal 1848 la stazione Maria Antonia, dal nome della moglie del Granduca Leopoldo II , Maria Antonia di Borbone . Inizialmente fu l’architetto Angiolo Mazzoni ad avere dall’allora ministro delle Ferrovie Costanzo Ciano l’incarico di presentare un progetto per il potenziamento della stazione fiorentina -siamo nel 1931 – ma viste le numerose critiche sorte, il Comune di Firenze l’anno seguente decise di bandire un concorso. Ne risultò vincitore il c.d. Gruppo Toscana formato tra gli altri dal pistoiese Giovanni Michelucci che in 28 mesi concretizzò l’opera come la vediamo oggi, suscitando vasti consensi. Un capolavoro del razionalismo italiano, in cui il gioco di luce prodotto dalle <<cascate a vetro>> la fa da padrone. Sarà ancora Michelucci a realizzare tra il 1960 e il 1964 la caratteristica Chiesa di San Giovanni Battista, chiamata anche Chiesa dell’Autostrada, che sorge in via Limite, a Campi Bisenzio.
La stazione fiorentina merita oggi una elevata considerazione. Stazione di testa, in superficie, con 19 binari ciascuno con pensilina è la quarta in Italia per movimento passeggeri, con circa 60 milioni di passeggeri annui. La vasta area ferroviaria, arricchita dalla presenza del sottopassaggio commerciale e del parcheggio sotterraneo multipiano, è classificata <<obiettivo sensibile>> dalle forze di polizia. Ad essa dedica per dovere istituzionale una specifica attenzione h24 la Polizia Ferroviaria, il cui personale si avvale della approfondita conoscenza dei luoghi e delle situazioni, in sinergia con quello dell’Agenzia nazionale sicurezza ferroviaria.
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