Riflessioni sugli incidenti nel centro città. La politica faccia la sua parte
Firenze è stata ancora una volta devastata da manifestazioni violente di giovani e meno giovani appartenenti a frange estremiste, come avviene da anni, non solo nella nostra città, ma in molte città d’Italia. Milano, Roma, Torino, Napoli sono state teatro di violente manifestazioni e scontri con le Forze dell’ordine da parte di antagonisti, estremisti di destra, ultrà, delinquenti.
Ricordiamo tutti, nella nostra città e in Toscana, le azioni violente e intimidatorie di antagonisti, collettivi universitari e centri sociali, contro Santanché, Salvini, Meloni, la bomba contro la libreria il Bargello che ferè gravemente un artificiere della Polizia, le occupazioni di edifici. Dall’altro lato, altre iniziative che hanno turbato l’ordine pubblico e soprattutto l’assassinio di due senegalesi, Samb Modou, 40 anni, Diop Mor, 54, in Piazza Dalmazia, ad opera di Gianluca Casseri, con simpatie di destra.
Ieri sera una manifestazione che si inseriva nell’ambito delle proteste, in corso in questi giorni in tutta Italia, contro le chiusure per le misure anti-covid e la crisi economica innescata dal coronavirusè degenerata. Abbiamo assistito a devastazioni nel centro città e anche al lancio di bombe molotov, avvenuto a tarda sera in via dell’Albero, nei dintorni di piazza Santa Maria Novella. Le molotov sono state lanciate contro mezzi della polizia.
La Polizia in seguito ha fatto sapere che al momento sono 4 gli arrestati e 20 i denunciati per i disordini avvenuti tra ieri sera e la notte scorsa a Firenze per la manifestazione non autorizzata nel centro storico del capoluogo toscano. Proseguono gli accertamenti che potrebbero far salire il bilancio delle persone segnalate all’autorità giudiziaria. In totale sono 10 i feriti lievi tra gli appartenenti alle forze dell’ordine: in piazza ieri c’erano polizia e carabinieri.
L’arresto è scattato per quattro persone vicine all’area anarco-antagonista, tra cui, si spiega dalla questura, un 19enne proveniente da Arezzo al quale è contestato il lancio di molotov nella zona di borgo Ognissanti. Agli altri tre, tra cui due donne di 26 e 28 anni e un 29enne, tutti residenti a Firenze e provincia, contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale. I denunciati sono accusati a vario titolo di violenza e danneggiamento.
Immediate le reazioni politiche. Nardella, Giani e Renzi condannano l’accaduto, anche se i primi due avevano in precedenti dichiarazioni sollevato soprattutto il pericolo d’infiltrazioni delle destre.
Oltre a esprimere queste giuste condanne, che fanno loro onore, gli esponenti delle sinistre dovrebbero riflettere soprattutto sulla tolleranza che molti esponenti, anche in passato, a livello nazionale, hanno sempre riservato agli atti dei centri sociali, definiti come intemperanze di gioventù o atti di compagni che sbagliano (vi ricorda nulla questa frase?).