Dpcm del 3-4 novembre: Conte firmerà stasera. Ecco che cosa prevede
ROMA – Entro oggi, 4 novembre 2020, il premier Giuseppe Conte firmerà e illustretà l’ennesimo Dpcm anti Covid. Che non prevede un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, ossia un lockdown light. Con coprifuoco nazionale dalle 21, limite di spostamenti fra Regioni, riduzione del 50% del limite di capienza sui mezzi pubblici. Quindi chiusura di musei e mostre; chiusura di corner per scommesse e giochi; chiusura di centri commerciali nei giorni prefestivi e festivi, ad eccezione di alimentari, parafarmacie, farmacie, edicole. Didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado. Stop ai licenziamenti fino a marzo. Quindi restrizioni nelle Regioni in base a indice di replicabilità del virus, focolai, situazione dei posti letto negli ospedali.
È stato abbastanza complicato, spiega il governo, cercare di fare una misura sartoriale basata su zone. Il problema, a mio parere, è un altro: governanti e amministratori (coinvolgo pèerciò anche le Regioni) hanno parlato molto, d’estate, ma fatto poco. Il rischio seconda ondata è stato prefigurato nel dibattito politico e nelle stancanti maratone televisive, ma non si è concretizzato con interventi veri, e seri, sull’incremento dei mezzi pubblici, su interventi reali per evitare la trasmissione del contagio nelle scuole (poi rivelatesi luoghi assai rischiosi), su previsione per aiutare un mondo produttivo (ristorazione e non solo) davvero messo a dura prova da provvedimenti spesso più ideologici che sanitari. Ora si riparte. Con l’ennesimo Dpcm, accompagnato dall’immancabile show televisivo di Conte. Una noia infinita. Se show doveva essere, sarebbe stato meglio eleggere presidente del consiglio il compianto Gigi Proietti. Almeno ci saremmo divertiti.
