Dpcm 3 novembre: anche De Luca e De Magistris criticano Conte e Speranza
NAPOLI – «Gli ospedali a Napoli, ed in Campania, sono al collasso. Ambulanze utilizzate come letti di reparto, macchine in fila fuori gli ospedali per attendere cure che non arrivano, persone che rischiano di morire perché non ricevono adeguata ed immediata assistenza, positivi sintomatici spesso abbandonati presso le proprie abitazioni». Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Siccome la situazione è drammatica presso le strutture sanitarie, delle due l’una: o la Regione Campania non fornisce dati reali ed attuali al Ministero della salute, oppure la sanità in Campania è andata in tilt nonostante siamo al livello giallo, il più basso di rischio tra le Regioni in Italia. Siamo sconcertati e preoccupati. Abbiamo il diritto di capire e di ricevere dal Governo informazioni precise».
«Le decisioni del Governo sulla divisione in zone epidemiologiche dell’Italia hanno creato problemi del tutto prevedibili. Rimango convinto della necessità di misure nazionali unitarie, anche più rigorose, per una azione più efficace di contrasto al Covid, a fronte di una diffusione sostanzialmente omogenea del contagio». Così il governatore campano Vincenzo De Luca. “Per quello che ci riguarda, sarebbe fuori luogo ogni atteggiamento di autoconsolazione e di rilassamento. La situazione è pesante”.
I due massimi esponenti campani delle amministrazioni di centrosinistra concordano con le critiche avanzate dai colleghi del centrodestra in altre zone del Paese, sacrificate per motivi politici. Evidentemente nelle decisioni del governo c’è qualcosa che non quadra, ma non è la prima volta. E Mattarella tace.