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Dpcm Conte: le reazioni del presidenti delle regioni

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana
ANSA / MATTEO BAZZI

ROMA – Subito sono partiti commenti molto critici dei presidenti delle regioni più sacrificate, incluse nelle zone rosse e arancioni, guarda caso tutte regioni amministrate dal centrodestra.

Protesta Fontana – «Comunicare ai lombardi e alla Lombardia,all’ora di cena, che la nostra regione e’ relegata in fascia rossasenza una motivazione valida e credibile non solo e’ grave, mainaccettabile. A rendere ancor piu’ incomprensibile questadecisione del Governo sono i dati attraverso i quali vieneadottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengonoconto dell’attuale situazione epidemiologica”. Lo dice ilpresidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentandole parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.”Le richieste formulate dalla Regione Lombardia, ieri e oggi,dunque – conclude Fontana – non sono state neppure prese inconsiderazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita».

Zaia, nostro modello ha tenuto – «La classificazione delle Regioni in diverse aree non deve scatenare una guerra tra poveri. Non è il caso di pensare adesso che ci siano primi della classe e sfortunati. Per quanto riguarda il Veneto, la nostra classificazione in area gialla – sottolinea – dimostra che fino ad ora, ripeto fino ad ora, il sistema di gestione e il modello sanitario hanno tenuto», ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia.

Presidente Vda, impegno oggi per essere liberi domani – «La situazione è difficile e serve una presa di coscienza da parte di tutti. Più saremo attenti nell’applicare le prescrizioni, anche nella vita privata, prima la situazione sanitaria migliorerà e prima torneremo alla normalità. Dobbiamo essere tutti coesi nell’impegnarci al massimo oggi per essere liberi domani. L’obiettivo è cercare di salvare non solo la nostra libertà durante le feste Natalizie, ma soprattutto l’economia nel periodo forse più importante dell’anno. Domani lavoreremo ad un’ordinanza che preciserà alcuni aspetti peculiari della nostra Regione». Lo ha detto all’ANSA il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz.

Musumeci, assurdo Sicilia in area arancione– «La scelta del governo nazionale di relegare la Sicilia a ‘zona arancione’ appare assurda e irragionevole. L’ho detto e ripetuto stasera al ministro della Salute Speranza, che ha voluto adottare la grave decisione senza alcuna preventiva intesa con la Regione e al di fuori di ogni legittima spiegazione scientifica». Lo dice il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, commentando l’inserimento dell’Isola nella zona arancione.

Spirlì, zona rossa Calabria decisione ingiusta – «Alle ore 20 di stasera, il ministro Speranza mi ha comunicato, per telefono, che il Consiglio dei ministri aveva deciso di dichiarare ‘zona rossa’ tutta la regione Calabria. L’ho appreso con costernazione, rabbia e sgomento. Penso alle decine di migliaia di imprese che saranno costrette a chiudere i battenti forzatamente e, a mio parere, senza un motivo valido; penso ai due milioni di calabresi che si vedono privati delle più elementari libertà personali; mi arrabbio, perché tutto questo poteva essere evitato, se solo il Governo avesse ascoltato i miei ripetuti appelli che, carte alla mano, ho fatto, nei giorni scorsi e fino alle ultime ore, per cercare di convincere chi, in realtà, si era già abbondantemente convinto a prescindere». È quanto dichiara il presidente facente funzioni della Giunta della Calabria, Nino Spirlì, in merito alla decisione del Governo di dichiarare zona rossa l’intera regione.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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