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Fiorentina frenata anche a Parma: 0-0. Commisso deve dare una scossa. Pagelle

Ribery e Kouamè (Foto Violachannel)

PARMA – Nessuna svolta: solo un opaco pareggio. La Fiorentina fa la partita, ma non riesce a sfondare la solida barriera costruita dal Parma a tre quarti campo. Il succo, guardate bene, è tutto qui. I viola conquistano un punto in classifica ma restano sostanzialmente gli stessi: ossia con poche idee e nessun capacità di far gol. Lo dico subito: anche se stasera non ha perso, Iachini è arrivato al capolinea. La squadra lo segue poco. Basta osservare quando i giocatori si avvicinano alla panchina: la maggioranza sembra addirittura ignorarlo. Non si può continuare su questo binario. Arriverà Prandelli? Cesarone è un amico, ma non lo vedo come soluzione giusta in questo momento. Sarri è sempre bloccato dalla Juve? Allora insisto su un emergente: ossia Leoardo Semplici, un seminatore. Qui ce ne sarebbe davvero bisogno. Perchè non si raccoglie nulla. Tranne una parata di Dragowski all’inizio e un possibile calcio di rigore per uno spintone del venezuelano Onorio a Ribery (che l’arbitro ha trasformato in giallo per il vecchio Franck per simulazione, incredibile) non è successo quasi niente. Al Parma un punto stava bene e Liverani ha impostato la partita per non erdere. Iachini non ha saputo approfittarne. Che cosa avrebbe dovuto fare? Sicuramete pntare sul 4-3-3: senza Callejon, positivo al virus, si sarebbe dovuto inventare un tridente con Kouamè, Cutrone (o Vlahovic) e Ribery. Invece no: riecco l’inutile 3-5-2. Anzi: uno strano 3-5-1-1-. Perchè Ribery, nel tentativo di dare una spinta a una Fiorentina decisamente apatica, ha giocato alle spalle di Kouamè. Tornando generosamente anche indietro. Volontà e classe non gli mancano: non ha però una squadra intorno. E allora presidente Commisso, dall’America che ha cambiato scegliendo Biden dopo Trump, scelga anche lei di cambiare. Però scegliendo con accortezza l’allenatore che dovrà sedere in panchina al posto di Iachini.

Saluto fra Castrovilli e Kucka (Foto Violachannel)

DRAGOWSKI – Non cambia modulo, Beppe Iachini. Ripropone l’amato 3-5-2 anche con una giustificazione: l’assenza di Callejon, colpito da coronavirus. Dietro, al posto di Pezzella sempre infortunato, e di Martinez Quarta squalificato, gioca Igo in linea con Caceres e Milenkovic. A centrocampo, però, l’allenatore ha capito che il regista davanti alla difesa dev’essere Pulgar, lasciando Amrabat libero d’imperversare per il campo. Davanti Ribery e Kouamè. Schieramento speculare nel Parma, allenato da Fabio Liverani, vecchia e stimata conoscenza viola. Che fa esordire in difesa il venezuelano Osorio. La Fiorentina prende in mano la partita, ma occhio alle ripartenze. Incursione di Venuti (4?) messo giù da Giusepe Pezzella. Punizione di Pulgar. Respinta. Ripartenza rapidissima del Parma con Pezzella e Gervinho: prima, grande parata di Dragowski, con la difesa viola assai in difficoltà. Quidi fallaccio di Hernani a tre quarti su Ribery. Ci sarebbe stato il giallo. Punizione di Biraghi: palla centrale per Sepe che respinge a mani aperte.

RIBERY – Al 10′ Ribery fa tutto da solo, arriva davanti a Sepe, ma conclude debolmente e il portiere del Parma para. Però è sempre Franck a dare la spinta alla squadra, giocando più da trequartista che da punta. Il problema? Che lì davanti Kouamè viene accerchiato e bloccato. Sì, la Fiorentina fa la partita, questo è innegabile, ma, come dicono gli allenatori, non finalizza. E quando lo fa non è efficace: come al 16′: buona iniziativa sulla sinistra di Biraghi, cross al centro per Kouamè che colpice di nuca e la manda sopra la traversa. Ci sarebbe dovuto arrivare con la fronte, più convinto. Liverani ha saputo alzare una barriera a tre quarti. Puntando poi sulle ripartenze: Pezzella e Gervinho sono protagonisti di pericolosissime scorribande capaci di mettere in grande difficoltà la difesa viola, soprattutto dalla parte di Caceres. Che soffre particolarmente le fughe di Gervinho.

ARBITRO – Un altro problema? Gli evidenti limiti di Venuti come esterno destro. In quel ruolo poteva starci Lirola, ma Iachini, evidentemente, la vede in maniera diversa. La conseguenza è che la Fiorentina fa tanto gioco, ma non sfonda. Si arriva al 40′ con tanto movimento e poco costrutto. Venuti arranca anche quando deve arretrare per contenere Gervinho. Al 42′ l’arbitro prende un bel granchio: Ribery entra in area tallonao da Osorio, Fracnck rallenta un po’. Osorio lo tampon buttandolo giù. Il rigore potrebbe starci. Ma è ridicolo il giallo alzato da La Penna su Ribery per simulazione. Ma dai. Franck, capitano, va a chiedere spiegazioni ma La Penna, con il piglio del vigile urbano che fa la multa per divieto di sosta, continua a scrivere l’ammonizione. Finisce il primo tempo. Fiorentina non male, ma senza capacità di penetrazione. E qualche affanno difensivo.

BIRAGHI – In avvio di ripresa non cambia nulla nelle formazioni. E nemmeno nel gioco: Parma sempre basso e Fiorentina aggressiva. Ma con il fianco scoperto per le incursioni pamensi. Amrabat s’impone fisicamente però sbaglia ualche appoggio. Al 6′ Fiorentina vicina al gol: Pulgar vince un rimpallo al limie dell’area, serve Biraghi a sinistra che fa partire la botta col sinistro, deviata da Sepe in angolo. Un attaccante vero, con incisività e cinismo, in quella situazione avrebbe fatto gol. Solito copione: viola manovrieri, ma Parma pronto a chiudere. Liverani sostituisce Hernani con Sohm e Inglese con Karamoh. Il Parma si rintana di nuovo a tre quarti e chiude gli spazi. E quando il pallone filtra fin dentro l’area Kouamè non punge. Quindi giallo per Pezzella che brutalizza Venuti.

OPACO PAREGGIO – Iachini, come al solito, prova a rimediare ai suoi errori d’impostazione: toglie l’inconcludente Kouamè e scommette su Cutrone. Al quale ordina di andare a pressare la difesa emiliana. Fuori anche Venuti, dolorante alla coscia destra, e in campo Lirola. Il copione della partista, sostanzialmente noioso, non muta. Giallo per Milenkovic (28′) che abbatte il mobilissimo Karamoh. Punizione per il Parma. Batte Bruno Alves che prende in pieno la barriera. Liverani prova a vincere: toglie Gervinho e inserisce l’argentino Brunetta che i colleghi di Parma giudicano vivacissimo. Ribery va in fuga, poi è Castrovilli che può tirare ma fa partire una palla centralissima e per nulla difficile. Diciamo una telefonata al portiere Sepe. Ribery s’irrita per questa occasione sprecata. Iachini fa uscire Castrovilli e fa entrare Bonaventura. Brunetta si fa notare: ma solo per un’entrata pericolosa su Caceres. Giallo? No, La Penna concede solo la punizione. Quest’arbitro è troppo supponente. Non merita la sufficienza. Come del resto questa Fiorentina che, nonostante il pressing finale, dove sbaglia ancora sotto porta, deve accontentarsi di un opaco zero a zero. Che non cambia la situazione. Così non va. Caro presidente Commisso, serve la scossa.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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