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Pensioni, ancora anticipazioni per il dopo 2021, se non si provvede torna la Fornero

Fornero
Elsa Fornero

Il giornale trendonline.com lancia un’anticipazione, o meglio una conferma, che non farà certo contenti i lavoratori che debbono andare in pensione. Dopo quota 100 torna la Fornero, la ministra più invisa a chi voleva andare in pensione ed è stato costretto a lavorare ancora, o peggio si è trovato nella posizione di esodato, un limbo dal quale è stato difficile e lungo uscire. Confermando le lacrime di coccodrillo della Fornero quando annunciò, accanto all’ineffabile Monti, i sacrifici gravi per moltissimi pensionati.

L’angoscia per chi va in pensione si accende: torna la Fornero, afferma il giornale citato, e prova a fare due conti. manca poco più di un mese e mezzo alla fine dell’anno, da molto tempo di parla della riforma delle pensioni, ma il Governo è occupato a disbrigare i problemi legati al ritorno dell’emergenza sanitaria e dal congestionamento degli ospedali. In questi giorni chi vuoi che si occupi del futuro delle nostre pensioni, a chi vuoi che interessi se tra poco più di un anno arriveremo alla fantomatica data: il 31 dicembre 2021. Sì perché quello sarà il giorno in cui archivieremo definitivamente Quota 100 e dal successivo primo gennaio tornerà la Legge Fornero nel suo splendore.

Da più parti si era convinti che ci sarebbe stato il tempo per mettere mano ad una vera e propria riforma delle pensioni, che permettesse da un lato di non pesare troppo sulle casse dello Stato, ma che non penalizzasse nemmeno i lavoratori. Diciamo pure una legge più giusta, più corretta, che tenesse conto anche della crisi economica che stiamo attraversando, che non si dimenticasse dei lavoratori esodati. Una riforma delle pensioni che non lasciasse da parte i giovani, che troppo spesso sono costretti a saltare da un lavoro all’altro pur di portare a casa qualcosa a fine mese.

Riforma pensioni 2021: il Covid congela tutto!
Oggi come oggi sembra molto difficile vedere la luce in fondo al tunnel. Anche in tempi normali, creare una riforma delle pensioni non sarebbe facile: troppe sono le esigenze e le necessità da soddisfare. Il minimo errore la farebbe saltare subito.

Guardando il futuro un po’ realisticamente, molto probabilmente il Governo non avrà altri fondi da destinare al capitolo pensioni. Ma soprattutto mancherà il tempo per realizzare una legge che sia organica e che possa durare nel futuro. Molto probabilmente arriverà la classica legge all’Italiana, una sorta di furbata. Si metterà in campo una riforma delle pensioni di nome, ma non di fatto. Il premier Giuseppe Conte ha confermato ufficialmente in Parlamento che Quota 100 non sarà rinnovata, ma difficilmente si troverà il tempo per realizzare una riforma delle pensioni che metta in sicurezza il nostro sistema previdenziale. Che riesca, allo stesso tempo, ad aiutare i giovani, che hanno tutta una vita lavorativa davanti a loro, ma anche gli anziani, che hanno lavorato tutta una vita e che hanno il sacrosanto diritto ad andare in pensione.

Senza dubbio arriverà la proroga di opzione donna, quella dell’isopensione e dell’ape sociale. Affronteremo magari un semestre nel quale ci sarà il più assoluto silenzio sul futuro delle nostre pensioni e nel quale si cercherà di favorire la previdenza complementare. In Italia, quest’ultima stenta proprio a decollare, ma quella che mancherà sarà la volontà di affrontare in maniera seria e decisiva tutti i problemi per poter redigere una riforma delle pensioni degna di questo nome.

Bisogna fare attenzione e pensare sì al Covid-19, ma anche alla situazione di disagio di tanti lavoratori che anelano da tempo a godere del meritato riposo: la spada di Damocle della Legge Fornero sarà li a ricordarci che se non ci si da una mossa i nostri lavoratori si ritroveranno con l’ulteriore fregatura.

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